ROMA Il Consiglio FIS (Federazione Internazionale dello Sci) di oggi ha rappresentato uno dei momenti di maggior condivisione dell’intera storia del movimento degli sport invernali italiani. L’Italia dello sci alpino, unita in un unico corpo con tutte le istituzioni che compongono la Fondazione Cortina 2021: Governo, Regione Veneto, Provincia di Belluno, Comune di Cortina, CONI e Federazione Italiana Sport Invernali, si è infatti presentata davanti al massimo consesso dello sci internazionale, per proporre il rinvio dei Campionati Mondiali di Cortina al 2022. Il Consiglio FIS ha preso in attenta considerazione la proposta italiana, ripromettendosi di valutarne ogni aspetto e quindi di assumere una decisione definitiva il prossimo 1 luglio. “L’auspicio italiano è che si prenda la decisione di rinviare il Mondiale – ha commentato a caldo il Presidente della FISI, Flavio Roda, relatore della proposta in seno al Consiglio -. Sponsor e pubblico si aspettano che Cortina presenti un Mondiale di altissimo livello, sia sotto il punto di vista organizzativo che dello spettacolo. Tutto ciò si potrà fare solo nella massima sicurezza sanitaria e potendo testare tutte le nuove infrastrutture e i processi operativi che stanno dietro a un grande evento internazionale. Penso che spostando in avanti l’appuntamento con il Mondiale sia possibile mettere in atto quanto di meglio la tradizione e l’esperienza organizzativa italiane sanno fare e lanciare nel migliore dei modi la strada verso Milano – Cortina 2026”.
(DAL SITO INTERENT FISI)
PER IL GOVERNATORE ZAIA IL RINVIO E’ LA SOLUZIONE MIGLIORE
. E’ una bella sfida da portare a casa che ci permetterà con il grande pubblico “da paura” di fare un grande evento che si merita Cortina e le Dolomiti
MONDIALI DI SCI, PADRIN «LO SPOSTAMENTO NON E’ UN MALE. ADESSO ACCELERIAMO SULLE INFRASTRUTTURE»
BELLUNO «Dovremo lavorare per spingere al massimo il completamento delle infrastrutture. Il rinvio dei Mondiali non è necessariamente un male». Così, in una nota, il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, che prova ad analizzare i pro e i contro del quasi certo slittamento al 2022 dell’appuntamento iridato di Cortina.
IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI BELLUNO ROBERTO PADRIN
DE MENECH: «COMPRENSIBILE IL RINVIO AL 2022»
ROMA «Era tutto pronto, dal punto di vista organizzativo e sportivo, ma la decisione del Coni e della Fisi di spostare di un anno la data dei mondiali di sci a Cortina è comprensibile. Dopo il blocco imposto per la pandemia abbiamo bisogno di una manifestazione che aiuti il rilancio dell’intero Paese. Correre il rischio di dover fare i conti con una recrudescenza del virus e nella peggiore delle ipotesi dover tenere a casa il pubblico non era il caso e capisco la volontà dei vertici dello sport di mettere in sicurezza la manifestazione. Nessuno vuole un evento monco o in tono minore. Ora abbiamo un anno in più per prepararci ancora meglio». Lo afferma il coordinatore veneto dei parlamentari del Partito democratico, Roger De Menech.
MONDIALI SCI, D’INCÀ: “SE RINVIATI SAREMO ANCORA PIÙ FORTI”
ROMA “La difficile situazione legata al Covid-19 ha portato alla richiesta di rinviare i Mondiali di Sci a Cortina nel 2022. Sono consapevole di quanto l’appuntamento sia importante per il territorio e per lo sport italiano: ho seguito da vicino il grande lavoro organizzativo di questo evento che aspettavamo da tempo e che, se rimandato al 2022, si svolgerà con maggiore sicurezza per gli atleti e per il pubblico“. È il commento di Federico D’Incà, Ministro per i Rapporti con il Parlamento, in seguito alla richiesta di rinvio al 2022 dei Campionati Mondiali di Sci a Cortina. “In questa ipotesi, però, sono sicuro che il territorio si farà trovare ancora più preparato ai Mondiali e tutti gli sforzi fatti finora daranno i propri frutti in vista della nuova data – prosegue D’Incà che aggiunge -: da parte del Governo c’è tutto il sostegno a Cortina e c’è la fiducia, più volte espressa, nei confronti degli organizzatori e di chi ha finora gestito questo percorso, a partire dal commissario Luigi Sant’Andrea. Crediamo fortemente in questa tipologia di eventi: i Mondiali così come le Olimpiadi del 2026, rappresentano un traguardo importantissimo ottenuto dal nostro Paese che daranno valore alle nostre montagne, a chi vive in questo bellissimo territorio e, ovviamente, allo sport“.






