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BELLUNO Ci sono giornate in cui la piscina diventa un palcoscenico. Succede quando la musica incontra il gesto, il sacrificio si dissolve in un sorriso e la fatica si trasforma in danza. Succede, in particolare, nell’impianto natatorio di Lambioi: “teatro” del saggio di fine stagione del nuoto sincronizzato. Le tribune sono gremite: genitori e nonni, sorelle e fratelli, oltre a tanti amici in prima fila per ammirare 60 atlete e tre tritoni che non si limitano a esibirsi. Raccontano una storia: la loro. Sono le sincronette della Sportivamente Belluno. E portano in scena le coreografie già viste in gara. Ma le reinterpretano, le accendono, le colorano di eleganza. Acrobazie fuori programma, siparietti divertenti, abbracci improvvisi. E poi gli applausi, i sorrisi, le lacrime che non si nascondono più. Ogni gesto è prova di dedizione. Ogni entrata in acqua, un tuffo nella passione. Dietro tutto questo, c’è uno staff tecnico che non si limita a insegnare: costruisce, guida, accompagna. Silvia Sovilla, Silvia Parizzi, Sara Casagrande, Lisa De Moliner. E poi, la responsabile: Manuela Checconi. Sono i fari di questa collettivo. Non solo istruttrici: custodi di un sogno condiviso. Ora arriva l’estate e gli allenamenti si fermano. Ma chi ha nuotato, danzato e riso in quella vasca sa che una passione come questa non conosce interruzioni. Si sospende, forse. Però non si spegne. Nel mese di settembre si ricomincia. E chissà, magari tra il pubblico del saggio c’era qualche bambina – o bambino – che ha pensato: “Voglio esserci anch’io, la prossima volta. Non sugli spalti. In acqua”. Per chi volesse provarci, le porte sono aperte: basta scrivere a [email protected] o seguire le pagine social della società. Perché certe storie, proprio come certe coreografie, iniziano con un piccolo slancio. Ma durano per sempre.
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