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DI TIZIANO DE COL
Solstizio d’inverno. Nelle culture antiche questo stesso momento veniva celebrato come il trionfo della luce sulle tenebre, come il punto da cui tutto ricomincia.
LA FOTO DI CARLO ZANON QUESTA MATTINA A COL MARGHERITA COMPRENSORIO FALCADE-SAN PELLEGRINO

DALL’ARCHIVIO RADIO PIU’
SAN PIETRO IL GIORNO IL CUI IL SOLE TORNA INDIETRO
di CLAUDIO PRA

Domani 21 dicembre alle 16.03 si verifica il solstizio d’inverno, con il Sole alla minima altezza sul nostro orizzonte e la giornata più corta dell’anno. In Agordino la levata si verificherà mediamente alle 8.00 ed il tramonto alle 16.20, con 8 ore e 21 minuti di luce. Questo ovviamente considerando un orizzonte illimitato non chiuso da ostacoli, perché altrimenti ogni località ha le proprie ore di Sole che dipendono da posizione e orografia. Alcune addirittura non lo vedono nemmeno in questo periodo. Da lunedì comincerà la lenta risalita dell’astro diurno, con l’allungamento progressivo delle sue ore di luce, che quasi raddoppieranno al solstizio estivo. Non dunque Santa Lucia, falsamente indicato come ” il giorno più corto che ci sia”, ma coniando un nuovo detto che mi invento all’istante per l’occasione “S. Pietro, il giorno in cui il Sole torna indietro”. Il solstizio invernale può verificarsi tra il 20 e il 23 dicembre. Nel secolo attuale per 5 volte cadrà il 20 dicembre, per 82 volte il 21 dicembre e per 13 volte il 22 dicembre. Molto raramente può verificarsi anche il 23 dicembre. La prossima volta succederà nell’anno 2303.
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