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BELLUNO Il Teatro Comunale Dino Buzzati è pronto ad accendere i riflettori sulla nuova stagione “Giovedì Giovani h21”, il progetto dedicato ai linguaggi della scena contemporanea e ai protagonisti emergenti del teatro italiano. L’apertura ufficiale è in programma giovedì 11 dicembre alle ore 21:00, come cita il titolo della rassegna, con uno degli spettacoli più discussi e applauditi degli ultimi anni: La Sparanoia, scritto, interpretato e diretto da Niccolò Fettarappa, candidato al Premio UBU come Miglior Attore Under 35, e da Lorenzo Guerrieri, duo considerato tra le presenze più irriverenti, necessarie e sorprendenti della giovane scena nazionale. La nuova rassegna, prodotta da Tib Teatro con la direzione artistica di Daniela Nicosia e Vassilij Gianmaria Mangheras, in collaborazione con Fondazione Teatri delle Dolomiti e Comune di Belluno, e sostenuta da Ministero della Cultura, Regione Veneto e Rete Eventi della Provincia di Belluno, conferma una scelta precisa: dare spazio alla drammaturgia contemporanea, alle estetiche più audaci e ai temi che attraversano il presente sociale, politico e generazionale. Il debutto non poteva essere più emblematico. La Sparanoia si apre con una frase che è già un manifesto: “Non ci sono buone notizie. La Sinistra è defunta ed è meglio così.” Da qui prende forma un’analisi corrosiva e lucidissima che attraversa precarietà, ansie generazionali, repressioni domestiche, rivoluzioni sognate e mai realizzate. I giovani di oggi, così sostengono gli autori, vivono dentro un “metro quadro” esistenziale, schiacciati tra lavatrici da fare, stipendi incerti, sogni sbriciolati e affitti inarrivabili. La “sparanoia” non è solo un titolo: è uno stato emotivo collettivo che diventa scena, corpo, ritmo. Un teatro atletico, dissacrante, capace di coniugare comicità e dolore, pensiero politico e gestualità esasperata. Un “atto unico senza feriti gravi”, come ironizzano Fettarappa e Guerrieri, che racconta una generazione che ha desiderato cambiare il mondo ma oggi fatica anche solo a uscire di casa. Una generazione che vorrebbe essere politica, ma si scopre smarrita; che ride mentre capisce che sta piangendo. Un teatro che guarda dritti negli occhi le giovani generazioni e le colpisce nel vivo, come solo l’umorismo sa fare. La stagione Giovedì Giovani h21 si conferma così un percorso che osserva e interroga il nostro tempo, trasformando il teatro in uno spazio critico e allo stesso tempo emotivo. Tutte le informazioni e gli approfondimenti sulla stagione sono disponibili sui canali ufficiali di TibTeatro.
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