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AGGIORNAMENTO DEL 22 LUGLIO 2025
REDAZIONE Un viaggio nelle remote Highlands islandesi si è trasformato in un’esperienza irripetibile per Patrick Marmolada, che si è trovato casualmente nel posto giusto al momento giusto per assistere a uno degli spettacoli più affascinanti – e temuti – della natura: un’eruzione vulcanica. «Stavo guidando verso Reykjavík per fare rifornimento di carburante e scorte di cibo, dato che nelle Highlands non ci sono distributori né supermercati per centinaia di chilometri», racconta. «Proprio in quel momento ho letto della nuova eruzione iniziata nella notte a Grindavík, un paesino a sud della capitale. Era un’occasione straordinaria: desideravo vederne una da anni, seguendo da lontano le notizie delle eruzioni precedenti». Senza esitare, ha deviato il percorso e si è diretto verso Grindavík, nonostante la situazione fosse ancora incerta e tutte le strade fossero state chiuse per precauzione. «Ho passato lì la notte, aspettando novità. Il giorno seguente, è stata riaperta una porzione di strada che permetteva di osservare da lontano l’eruzione in sicurezza». Complice il vento, che spingeva i fumi tossici nella direzione opposta, e la luce soffusa delle notti artiche – in questo periodo dell’anno, il buio vero e proprio non cala mai – è riuscito a scattare fotografie mozzafiato. «È stato un momento surreale, un misto di adrenalina, meraviglia e rispetto per la forza della natura. Intorno a me c’erano poche altre persone, tutte lì per lo stesso motivo: assistere a qualcosa di unico». E c’era anche lei, la sua inseparabile compagna di viaggio: una Fiat Panda. «Credo sia l’unica Panda ad aver mai visto un’eruzione vulcanica in Islanda», scherza. Ma nel suo sguardo si legge qualcosa di più: la consapevolezza di aver vissuto un’esperienza che resterà impressa per sempre. L’Islanda, ancora una volta, conferma la sua anima indomita: un’isola dove la natura scrive il tempo, il paesaggio e le emozioni. E dove, a volte, basta trovarsi nel posto giusto al momento giusto per assistere a un miracolo.
AGGIORNAMENTO DELL’11 LUGLIO 2025
SAN TOMASO Da qualche settimana Patrik Marmolada, giovane esploratore di 21 anni originario di Avoscan, frazione di San Tomaso Agordino, ha intrapreso un viaggio straordinario in completa autonomia. A bordo della sua Fiat Panda 4×4 del 2001, opportunamente attrezzata per affrontare terreni off-road e con una piccola camperizzazione interna, Patrik ha lasciato la casa di famiglia per attraversare l’Europa fino alla Danimarca, da dove il 26 giugno ha preso una nave da Hirthals diretta alle coste islandesi. Questa avventura, che lo sta portando a esplorare il cuore delle Highlands islandesi, è molto più di un semplice viaggio. Patrik sta affrontando da solo paesaggi aspri e mozzafiato: vulcani fumanti, deserti di sabbia nera, ghiacciai imponenti e sorgenti termali nascoste in angoli remoti. Dormendo e cucinando nella sua Panda, senza alcun supporto esterno, l’esperienza si rivela estrema e intensa, scandita da notti all’aperto, piste dissestate e una profonda solitudine. “Non è solo un viaggio,” racconta Patrik, “è un’occasione per mettermi alla prova, per vivere a contatto con la natura selvaggia e per immergermi in una dimensione di introspezione e bellezza.” Dopo l’Islanda, il giovane avventuriero proseguirà verso le Isole Faroe e poi lungo la costa norvegese fino a Capo Nord. Il percorso lo condurrà infine in Finlandia, per poi rientrare in Italia attraversando i Paesi baltici, con un arrivo previsto per i primi di ottobre. Durante il viaggio, Patrik sta documentando ogni momento con foto, video e appunti, con l’intento di trasformare questa esperienza in una serie di contenuti narrativi da condividere con il pubblico una volta tornato a casa. Un progetto che unisce spirito di avventura, amore per la natura e desiderio di raccontare storie autentiche, nate dalla sfida e dalla passione di un giovane coraggioso del cuore delle Dolomiti.
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