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LIVINALLONGO-PEDEROBBA Dopo l’infortunio mortale all’operaio Tony Facchin la FLAI CGIL di Belluno, con il segretario Daniele Girardi, esprime dolore e preoccupazione per l’ennesima tragedia che coinvolge un lavoratore. «Serve un cambio di passo radicale sulla vigilanza delle condizioni di lavoro, soprattutto in contesti come quelli montani, dove i rischi sono elevati», afferma il sindacato. Non è ancora chiaro se l’impresa fosse edile o forestale, ma per la FLAI CGIL la priorità resta la prevenzione: controlli più rigorosi sulle dotazioni di sicurezza, formazione adeguata e verifiche preventive prima dell’affidamento dei lavori. Girardi ricorda il tavolo permanente sulla sicurezza nei cantieri boschivi, istituito con la Prefettura di Belluno e le autorità di vigilanza, che in passato ha portato risultati concreti. «Chiederemo una riunione straordinaria del tavolo – aggiunge – per analizzare l’accaduto e rafforzare ulteriormente le misure di tutela». Per la Segreteria regionale della FLAI CGIL del Veneto, Sebastiano Grosselle ribadisce: «Ogni morte sul lavoro è una sconfitta collettiva. È necessario agire prima, non dopo, con più controlli e più cultura della sicurezza».






