VENEZIA Il punto stampa del Presidente del Veneto Luca Zaia
I NUMERI AUMENTANO I POSITIVI 16.127 (+192), ATTUALMENTE POSITIVI 10061 DECEDUTI 1112 NEGATIVIZZATI 4954 IN ISOLAMENTO DOMICILIARE 11658 (-255) RICOVERATI 1453 (+5) TERAPIA INTENSIVA 180 (-4) DIMESSI 2117 DECESSI IN OSPEDALE 939, IN TOTALE 1112. I NATI 67
BELLUNO POSITIVI 904 (+48) CASI ATTUALMENTE POSITIVI 678 DECESSI 51 NEGATIVIZZATI 175 IN ISOLAMENTO DOMICILIARE 1121 NEGLI OSPEDALI 2 pazienti in più rispetto a ieri San Martino 39 (+1), in terapia intensiva 7 (0), negativizzati 0 dimessi 64 decessi 30 (+2), Feltre pazienti 0, negativizzati 0, decessi 6. Ospedale comunità Belluno 14 (0), Agordo 15 (+1). Stamane la Ulss1 ha comunicato 4 decessi in provincia negli ultimi 2 giorni. Un paziente COVID positivo di anni 88, ricoverato in Malattie Infettive Covid Belluno e residente in Ulss Dolomiti (18 aprile); una paziente COVID positiva di anni 90, ricoverata in Pronto Soccorso COVID di Pieve di Cadore e residente in Ulss Dolomiti (18 aprile); un paziente COVID positivo di anni 79, ricoverato in Pneumologia Covid Belluno e residente in Ulss Dolomiti ( serata 19 aprile); una paziente COVID positiva di anni 86, ricoverata in Medicina Covid Belluno (ospedale di comunità – bassa intensità) e NON residente in Ulss Dolomiti (notte del 19 aprile) 46 DECESSI NEGLI OSPEDALI BELLUNESI DAL 21 FEBBRAIO Ospedale San Martino di Belluno 31, Feltre 6, Belluno Ospedale di Comunità 7, Agordo 1 e Pieve di Cadore 1
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La riapertura delle scuole non è una nostra competenza però sarà difficile gestire la ripartenza per le distanze sociali. Fumare in prossimità di altre persone? Non c’è una regola ma il buon senso direbbe di non farlo. Nelle case di riposo tampone per tutti gli ospiti, il 74% delle strutture non ha nemmeno un positivo, ovvero 244 case di riposo. Donazioni arrivano ancora e fa bene per la preparazione della fase autunnale “artiglieria per difendersi dal virus” raccolti 55 milioni di euro da più di 35mila persone. Ripartenza: se il Governo decide che si può aprire con gradualità noi affronteremo l’apertura con tutta una serie di misure in accordo con i lavoratori (parti sociali) e datori di lavoro (aziende) un percorso da fare assieme, ma prima viene la salute perché non siamo irresponsabili.
TAMPONI 260.810 oltre a tutti i test rapidi da primo screening ovvero cinque volte di più di quelli fatti in Campania, quindi non siamo gli untori da lasciare fuori delle frontiere ma quelli che hanno fatto più tamponi, di più rispetto ai 48 mila della Campania ed ha molto più di un quinto dei positivi rispetto al Veneto. Non si possono fare raffronti se il numero di tamponi non è uguale, i positivi si sommano se si vanno a trovare.
RIPARTENZA non c’è nessuna decisione: il governo è l’unico che ha competenze per aprire, se il governo decide di aprire noi la affrontiamo con tutta una serie di misure e il percorso viene fatto in accordo con datori di lavoro e sindacati, la Fase 2 è la la fase di condivisione con il virus, l’altra soluzione è non aprire nulla. Il virus ha un range di 70 giorni, lo dice la Cina e la Corea. Tutti hanno avuto il picco delle terapie intensive alla sesta settimana, quindi se dobbiamo fare la pubblicità progresso: “Attento, la morte e dietro all’angolo”. Che non passi l’idea che mettiamo a rischio la salute delle persone per il dio denaro, non apriamo se gli scienziati dicono che non si può.