IL RACCONTO DI CLAUDIO PRA, CONDUTTORE DE “LA MONTAGNA NEL CUORE, 360 GRADI DI PASSIONE AD ALTA QUOTA”
AUDIO DAL GR PRINCIPALE
L’INTERVISTA A LORENA MANFROI GRUPPO AMICI DELLA MONTAGNA
DI LUISA MANFROI
Nell’impossibilità di poter accendere i fuochi per l’assenza di neve, la vigilia dell’Epifania le fiaccole hanno dato spettacolo sulle principali cime. In particolare, a Cencenighe, quest’anno lo sguardo si è orientato verso il Monte Pelsa dove la ferrata “Fiamme Gialle” è stata illuminata nei punti più salienti del tracciato. Una serpentina di punti rossi che hanno reso davvero originale “i pavarui” di questa edizione. Un risultato ben visibile dal fondovalle. L’iniziativa è partita dal Gruppo Amici della Montagna di Cencenighe per idea di Sergio Soppelsa che ancora nei mesi estivi ha lanciato la proposta agli altri componenti. Un progetto rimasto in sospeso fino ai primi giorni di gennaio quando, vista la buona percorribilità della ferrata e le condizioni meteo favorevoli, a parte le folate di vento forte, è stato fattibile organizzarlo nei dettagli e metterla in pratica. Ad alcuni componenti del Gam, presieduto da Adriano Fontanive, si è unito il contributo di ulteriori volontari agordini, in tutto una ventina, mentre altri, come di consueto, sono saliti sulle cime circostanti. Il risultato è stato molto apprezzato da chi ha guardato in alto verso le ore 17.25, quando il segnale dato con una potente torcia da Col del Pez, da una squadra presente sul posto, ha permesso di dare il via all’accensione. Una consuetudine quella di utilizzare le fiaccole al posto di altri materiali combustibili, inaugurata dal Gruppo Amici della Montagna la vigilia dell’Epifania del 2000 e poi ripresa in tutta la vallata. In serata si sono ritrovati in molti al Nof Filò per un momento di festa e per mangiare in compagnia i tradizionali “gnoch co la puìna” preparati dalla Pro Loco con l’accompagnamento, fino a notte, fonda dalla musica dell’orchestra “Wilmer e Paolo”. Uno spettacolo che rende merito a tutti i volontari i quali, sfidando le condizioni meteo, salgono fino in alta quota rispettando un’ antica tradizione altrimenti destinata, come quest’anno, a non poter essere svolta nel fondovalle per mancanza di neve. (FOTO IVAN CAGNATI)