LA MARIA DAL BOSC
Cosi chiamavan la Maria non per esser disprezzata,
tuttavia; per bontà, forza e coraggio, era amata da ogni saggio.
Allorquando nella piana arrivò molta ammirazione destò,
cosi piccola e mingherlina, sembrava una bambina.
Di Marie ce n’eran tante, ed ecco che all’istante
il nomignolo“Bosc” le fu assegnato,
nulla centrava con qualche antenato!
Lei veniva da una terra boscosa dove i boschi si contan a iosa,
terra vergine ed ingrata, oltretutto inesplorata,
veniva dal Montello e, di certo, non viveva in un castello!
Maria, come tutte le donne, che costituivan le colonne
di quella sfortunata generazione costretta all’emigrazione,
sola con la famiglia restò
e le maniche si rimboccò.
Il marito andò in terre lontane, doveva procurare il pane!
Lunghi mesi di lontananza e nel cuore sempre la speranza,
che un dì lui tornasse d’incanto per invecchiare con lei accanto.
Il tempo sembrava eterno, ma al calar dell’inverno,
eccolo all’orizzonte riapparire, e … dopo solo tre mesi ripartire.
Questa storia infinita durò quasi per tutta la vita,
ma il Signore che tutto vede li premiò con la giusta mercede.
Alla fine vinse la speme, vissero sereni e felici insieme.
Quel nome, “Bosc”, un po’ strano, datole in quel giorno lontano
con onore e grande dignità lei se lo portò fino all’aldilà.
Non è una storia inventata, ma dal mio cuore è stata dettata:
quella donna straordinaria, quella Maria
era … la mamma mia.