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RIVAMONTE AGORDINO
di Loris Santomaso
È sempre vivo nel villaggio dei Tós, il ricordo del sacrilego furto perpetrato da ignoti, mai più identificati, nella notte del 3 agosto 1986 nel vecchio capitello votivo, uno dei vari simboli, voluti ed edificati nel territorio dalla devozione popolare. In quell’occasione il sacello venne privato del grande Crocifisso ligneo e di altri oggetti e immagini sacre presenti, e mai più recuperate, che il volontariato della frazione, subito mobilitatosi in una generosa raccolta di offerte, provvide a sostituire con nuove opere, dando vita da allora a un momento di preghiera con una Messa, e per alcuni anni anche di festa paesana, a memoria dell’esecrando gesto di metà anni ’80.
Continua dunque la buona tradizioni di ritrovarsi ad agosto e anche quest’anno, nel pomeriggio di oggi (12 agosto), alle ore 18, il parroco don Fabiano Del Favero, prossimo a lasciare le comunità del Pói dopo nove anni di intensa, instancabile e apprezzata attività pastorale, celebrerà una Messa, a ricordo dei defunti del villaggio, sulla piazzetta davanti al capitello che volontari e ospiti dei Tós hanno in questi giorni provveduto a pulire e imbiancare sia all’interno che all’esterno.
Foto:
RIVAMONTE – Il grande Cristo e le immagini sacre presenti nel capitello dei Tós, prima del 3 agosto 1986. (Foto Adelio Da Ronch)
RIVAMONTE – L’interno del capitello oggi dopo l’intervento di pulizia e imbiancatura eseguito dai volontari della frazione (Foto Marinella Xaiz)