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LAMON
Notte agitata per don Ivone Cavraro, parroco di Lamon, svegliato tra venerdì e sabato da calci, pugni e urla contro la porta della canonica. Un uomo solo, visibilmente alterato, ha dato in escandescenze insultando e minacciando. Don Ivone, dall’interno, ha cercato di calmarlo invitandolo a tornare il giorno dopo, ma la tensione è aumentata, costringendolo a chiamare i carabinieri. Da quella notte, il parroco non dorme più nella canonica, troppo forte la sensazione di esposizione e solitudine. Domenica, alla fine della messa, ha raccontato l’accaduto ai fedeli, esprimendo una preoccupazione più profonda: la totale indifferenza dei presenti. «Non è stato tanto l’uomo ad agitarmi», ha detto il parroco al Corriere delle Alpi, «quanto chi ha visto e non ha fatto nulla per aiutare». Il riferimento è anche alla recente tragedia di Oltra, che aveva mosso il paese verso un desiderio di maggiore solidarietà. Ma in questo caso, la comunità è rimasta immobile. «Mi aspettavo una reazione di protezione – ha sottolineato – un gesto, una chiamata, un segno che non fossi solo».