TAIBON Centinaia sono i “no” alla cementificazione al laghetto delle Peschiere di Taibon dove l’amministrazione comunale intende realizzare un’arena all’aperto di 150 metri quadrati con relativa piattaforma attorno alla stessa per altri 500 metri quadrati. Il malessere di un paese e di quelli confinanti è testimoniato dai messaggi raccolti dalla nostra pagina facebook RADIO PIU EMITTENTE AGORDINA. Ora Franco Benvegnù, consigliere di minoranza a Taibon non è più solo, la sua contrarietà l’aveva già espressa lo scorso anno a settembre in occasione di un consiglio comunale, al proposito ecco che cosa aveva riportato il notiziario di RADIO PIU lo scorso 2 settembre 2017
“I buoni propositi per il rilancio turistico di una valle semi sconosciuta alla grande massa, non convincono il consigliere di minoranza Franco Benvegnù che in un consiglio comunale ha espresso le sue perplessità ed ora in paese in molti si chiedono se sia giusto che il cemento prenda il posto del verde in un luogo incontaminato come Le Peschiere.
“In merito ai lavori per l’Auditorium – ha detto il consigliere Franco Benvegnù – mi sono già astenuto e lo farò comunque, siamo fuori dalle aree urbanizzate in un contesto meraviglioso per la sua integrità. Il sito ha una sua valenza di pregio perché caratterizzato dal laghetto e l’Auditorium comporta una trasformazione. Non è un francobollo, sono 1000 i metri quadrati interessati dai lavori e non si sa nemmeno come sarà utilizzato e gestito. Speriamo non rimanga inutilizzato dopo aver abbassato il contesto ambientale della zona”.
Anche per il sindaco Silvia Tormen aveva ritenuto condivisibili i dubbi sulla gestione. “E’ comunque – ha detto – la grossa sfida, le osservazioni del consigliere Benvegnù non sono fuori luogo è una logica concreta. Auspichiamo vigilanza, e oculatezza anche dalle amministrazioni future”.
L’Auditorium (i lavori saranno appaltati a breve) sarà costruito nella zona del laghetto raggiungibile con un breve tratto stradale interdetto a tutti i mezzi a motore, secondo l’amministrazione darà migliore vivibilità all’area con la valorizzazione della valle grazie al teatro all’aperto per manifestazioni a carattere culturale.
Alle perplessità della minoranza si contrappone la sicurezza del vicesindaco Loris De Col che l’arena con il gruppo di maggioranza, la sostiene e la difende come confermato da una recente intervista rilasciata a RADIO PIU’. Secondo il vicesindaco non è un progetto impattante. “Quando le strutture ci sono vanno sempre bene”
De Col nel suo intervento afferma che la scelta di costruire l’auditorium è dell’amministrazione precedente, dell’ex sindaco Loretta Ben che al proposito ha già annunciato, pochi minuti fa, che intende rispondere perché pare che ci siano anche altre verità, ma avremo modo di sentirla nei prosssimi notiziari.
L’idea di modificare l’ambiente al lago della Peschiere non piace a chi ha testimoniato la contrarietà sulle nostre pagine Facebook, anzi criticata anche la costruzione dei barbecue senza alcun controllo, strutture in passato già danneggiate con spese a carico della comunità, dove la legna chiunque se la procura nei boschi tagliando rami senza rispetto per l’ambiente e poi la totale mancanza di servizi, sconsigliato girare per il boschetto in infradito, meglio tapparsi il naso ed evitare di appoggiare gli occhi sulle carte lordate di bisogni fisici, ma nessuno pare aver pensato a queste conseguenze. Per il paese solo spese della raccolta rifiuti e nessun euro incassato dal turismo mordi e fuggi. Piuttosto auto fino al bordo del laghetto delle Peschiere e tanti rifiuti da raccogliere nel giorno della giornata ecologica messa in atto dai volontari del paese. Fortunatamente a controllare la zona ci pensano i Carabinieri Forestali, anche ieri presenti in Valle di San Lucano.
Infine ecco due lettere significiative inviate a RADIO PIU mentre in paese è stata preannunciata una raccolta firme contro l’idea dell’amministrazione comunale si spendere in questo modo i soldi dei fondi di confine.
Agordini, salvate Le Peschiere!
Non sono Agordina, non sono nemmeno italiana, ma sento un forte bisogno di esprimermi a proposito della costruzione dell’anfiteatro nei pressi del laghetto delle Peschiere. Mi ricordo ancora la prima volta quando ho visto il laghetto: sono rimasta abbagliata dalla bellezza del posto, dall’acqua cristallina e dalle montagne circostanti riflesse sulla sua superficie, la quiete e il verde scuro del bosco. Il laghetto è sempre stato la prima cosa che ho voluto vedere ogni volta che sono tornata ad Agordo – ora sono 14 anni che vengo. L’ho visto cambiare durante le stagioni, ciascuna gli regala un tocco magico diverso. Mi immagino questo posto quando voglio rilassare la mente e le foto del laghetto prendono parte sostanziale della memoria del mio computer. Quel posto è bello, bello e basta, è la perla della conca Agordina e non si può rovinare con strutture commerciali o pseudoculturali. La cultura vera cerca di preservare (non sfruttare o sovrapporsi). La costruzione di un anfiteatro rovinerebbe il fascino di un luogo sul quale si è intervenuto già abbastanza. Anche i miei figli, di 5 e 3 anni, vogliono sempre che i nonni li portino alle Peschiere a giocare, guardare le trote, costruire delle barchette di foglie e casette di “bachet” alle radici degli alberi. Sono sicura che i momenti passati lì si imprimeranno nella loro memoria per sempre. Il mio desiderio sarebbe che i bambini possano andare in quell’angolo di pura natura ogni volta che torniamo. Credetemi, quel posto, così com’è, non ha paragone. Non lasciatelo rovinare. Salvatelo per voi e vostri figli.
Eva Mosca (nata Boudova) – cittadina della Repubblica Ceca
Da Taibon “No alla cementificazione del laghetto delle peschiere.
Il laghetto delle Peschiere è una zona immersa nel verde il cemento non centra nulla con la zona. Gli abitanti di Taibon, della Valle di San Lucano ma anche dei dintorni non desiderano che il loro ambiente venga deturpato da costruzioni che ben poco hanno a che fare con l’armonia del posto e gli equilibri silenziosi della natura. Non c’è bisogno di nessuna platea, se qualcuno vuole esibirsi a bordo laghetto può farlo, con la grazia e il necessario rispetto che serve a questo luogo. Raccogliamo le firme di tutti i contrari alle opere cementizie al laghetto delle peschiere per manifestare uniti il dissenso, certi che la cosa potrà prendere una direzione diversa e fermarsi conservando l’attuale situazione ambientale”.