(FOTO PAOLA DE NARDIN)
AGORDO E’ stata completamente demolita l’ala nuova dell’ex Minerario di Agordo, sono molti i commenti sulla pagina facebook “Sei di Agordo se…” degli ex studenti della scuola. Radio Più nei giorni scorsi ha documentato l’abbattimento della struttura. I lavori sono in deciso ritardo e le motivazioni da ricercarsi in quella vecchia cisterna ritrovata ancora lo scorso anno sotto al piazzale, una sorpresa negativa che prevede costose opere di bonifica come testimoniato anche nel notiziario dell’aprile scorso
AGORDO NOTIZIARIO 15 APRILE 2018
Con i primi raggi di sole e il disgelo ripartono i cantieri, ne è da esempio quello della tangenziale alla regionale 203 agordina, chi invece si aspettava di vedere uomini e mezzi in via V Maggio storica sede dell’Istituto Minerario è rimasto deluso. I lavori per la realizzazione dell’Ostello non sono ripresi, i cantieri sono fermi a mesi fa, dalla struttura che sarà demolita per essere ricostruita sono stati tolti tutti gli infissi, unica nota positiva il materiale avviato in discarica che per settimane è rimasto in mostra, compresa una cisterna, ma non quella che ha creato i problemi. I lavori sono infatti in una fase di stallo per la dispersione del gasolio da una vecchia cisterna in cemento, fatto grave e non previsto da nessuno, gli interventi necessari per sanare la terra sono molto costosi. «Sotto terra c’era una vecchia cisterna in cemento -dice il sindaco Sisto Da Roit – poi nel tempo ne è stata posizionata un’altra in vetroresina sopra la prima. Oltre a non essere stata rimossa, quella in cemento non è stata nemmeno svuotata, motivo per cui col tempo il gasolio si è diffuso nel terreno circostante”. Il sindaco di Agordo in questa partita non vuole essere lasciato solo, chiama in causa il presidente della Provincia (peraltro da alcune settimane gli siede accanto chiamato dallo stesso presidente Roberto Padrin) perché il Follador ai tempi della dispersione del gasolio era in carico all’ente Provincia. “Questi costi aggiuntivi – dice Da Roit – li stiamo verificando in Provincia con la speranza possa aiutarci ad affrontare il problema”. I lavori alla ditta di Salerno sono stati affidati con un ribasso d’asta di oltre il 40 per cento, ma il sindaco è convinto che con la ditta non ci sono problemi. “Nessun problema, sono altri quelli da risolvere come detto legati alla bonifica. Una volta terminata si procederà con la demolizione dell’ala nuova dell’edificio dove poi sarà edificato il nuovo ostello”. Giulio Favretti, consigliere di minoranza è preoccupato, come lo era anche nel corso dei consiglio comunale dove spesso aveva messo in rilievo i dubbi per quel ribasso d’asta ma anche le lentezze nel proseguo dei lavori. “Mi chiedo – dice Favretti – come mai la ditta non abbia continuato a lavorare sulla struttura che deve essere demolita e che non c’entra con l’inquinamento da gasolio. Non vorrei che lo stop imposto ai lavori portasse ad una causa tra la ditta appaltatrice e il Comune per ritardi non preventivati, se così fosse del risparmio ottenuto con il ribasso d’asta rimarrebbe ben poco”.
Il sindaco Sisto Da Roit ha fatto capire che i lavori di salvaguardia ambientale saranno fatti per poter andare avanti con il resto del cantiere.
PROGETTO OSTELLO
Per L’Ostello (3 milioni 587.000 euro) i lavori delle imprese Rtp Geocantieri, Granata Group e Giofemi sono iniziati il 2 maggio del 2017 e la struttura chiavi in mano dovrebbe essere consegnata entro il 12 gennaio 2019
Trattasi di progetto integrato territoriale di valorizzazione turistica della Conca Agordina (oltre 8 milioni di fondi odi) per il recupero e valorizzazione dell’ex Follador, Voltago Comune capofila.
PROGETTO MUSEO
Il secondo intervento per il recupero della vecchia ala del Follador che sarà trasformata in museo avrebbe dovuto terminare dopo 210 giorni di lavori dall’11 aprile 2017 con la consegna presunta prevista per il 6 novembre 2017, lavori per 405 mila euro affidati alla Consolrestauri dell’Alpago.
Mirko Mezzacasa
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