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VENEZIA Il saldo occupazionale dei primi sei mesi dell’anno si conferma positivo, evidenziando una crescita pari a +74.700 posti di lavoro dipendente. Nonostante il buon andamento nel mese di giugno, in cui si registra un deciso recupero nell’industria e in alcuni ambiti del terziario, si tratta tuttavia di un risultato inferiore a quello del triennio precedente. La flessione della domanda di lavoro, accompagnata alla sostanziale stabilità delle cessazioni, suggerisce il persistere di una condizione di cautela nelle decisioni aziendali, influenzata dall’incertezza che ancora contraddistingue la congiuntura economica e dal permanere di difficoltà nel reperimento del personale. Il calo delle assunzioni interessa soprattutto le donne (-3%), i lavoratori italiani (-3%) e quelli delle fasce di età centrali (-4%). Bilancio positivo e in miglioramento rispetto allo scorso anno per i contratti a tempo indeterminato (+17.100), soprattutto per la riduzione delle cessazioni e l’aumento delle trasformazioni. Saldo positivo ma in ridimensionamento per il tempo determinato (+56.000) e l’apprendistato (+2.300). Dal punto di vista settoriale, segno positivo in tutti i tre macro-settori, ma se nell’industria il bilancio è migliore rispetto a quello dello scorso anno (+9.400 posizioni lavorative contro le +8.300 del 2024), in agricoltura e nel terziario risulta meno favorevole (rispettivamente +1.200 e +57.900). In particolare, segnali di recupero si osservano nel metalmeccanico e in alcuni comparti del made in italy. A Venezia, nel mese di giugno, si registrano picchi di contratti di brevissima durata legati ad attività di produzione cinematografica.
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