AGORDO Di seguito la critica del dottor Cesare Dal Bo a quei manifesti comparsi ad Agordo che non meriterebbero nemmeno l’attenzione visto il modo anonimo e “volgar” e con cui sono stati affissi ai muri di piazza Libertà tra i portici e i Bar della Piazza. Polemiche disfattiste, che non sono nuove ad Agordo.
di Cesare DAL BO’
La critica, molto severa, è rivolta alla tangenziale e soprattutto al modo in cui è stata fatta. Certamente le criticità esistono, sono innegabili e riguardano soprattutto gli svincoli a Sud e a Nord. L’ingresso a Sud è preceduto da una curva quasi a gomito sicuramente impegnativa per i mezzi più pesanti ma non solo. Lo svincolo a Nord, sia in entrata che in uscita, è pericoloso soprattutto per chi non conosce la strada:basta un attimo per confondersi e sbagliare. Non è stato previsto uno svincolo in tangenziale per la strada che porta al campo sportivo e che ora è diventata un vicolo cieco. Mancanza che è stata più volte sottolineata dalla Minoranza in Consiglio Comunale. Le pecche quindi non mancano. Sicuramente si poteva fare meglio anche se, obiettivamente, esistevano delle difficoltà oggettive non trascurabili. Tutto ciò premesso definire la tangenziale una “porcata” mi sembra un giudizio esagerato, quasi disfattista. Comunque sia la tangenziale c’è e farà il suo servizio cioè quello di togliere il traffico eccessivo e inutile dal centro di Agordo e velocizzare la viabilità verso le terre alte. Mi rendo conto che per le attività commerciali di Agordo questo aspetto possa incidere negativamente ma tant’è! Da sempre, in più occasioni, abbiamo spronato le Amministrazioni che si sono susseguite in questi ultimi 15 anni a ripensare il centro storico, a portare avanti un progetto a stralci di riqualificazione dello stesso così da renderlo attraente al punto tale da motivare la gente di passaggio a lasciare volutamente la tangenziale per recarsi in centro. L’Amministrazione invece ha dimenticato nel cassetto il progetto ad hoc dell’Architetto Baldin (ex dirigente della Sopraintendenza regionale ai Beni Ambientali) costato più di 14.000 Euro. Che cosa è stato fatto in questi ultimi 15 anni per far sì che Agordo non ne risentisse? Sono aumentati i supermercati e si sono svuotate le botteghe del centro. Non si è investito nella risistemazione e nella valorizzazione del centro storico così come hanno fatto tanti altri comuni dell’Agordino. E quando l’Amministrazione si è mossa in questo senso ha preteso troppo. Così per l’area Ex Parissenti-Caserma degli Alpini il progetto presentato dal nostro Comune si è rivelato improponibile per le società interessate determinando ritardi notevoli dell’iter burocratico e la rinuncia a gran parte delle troppo ottimistiche perequazioni previste dalla . Amministrazione. Forse è mancato anche un adeguato coinvolgimento, una cooperazione con chi in centro ci lavora, produce, guadagna ma nel contempo rende interessante e vivo il paese. Mi chiedo anche se questi aspetti siano stati valutati e cercati nel modo più opportuno. Molti paesi sono stati bypassati dalle tangenziali. Soltanto i più avveduti sono riusciti a trarne i giusti vantaggi. In Agordo il tempo per prevedere, programmare, realizzare non è mancato, anzi! I risultati però sono sotto gli occhi di tutti: un centro in progressivo declino che sta perdendo pezzi e attrattiva! Chiunque gestirà questa eredità dovrà recuperare ma…non sarà cosa facile.