ll TAR ha respinto il ricorso circa la costruzione di un Rifugio a Plan Boe’. Una domanda edificatoria che il sindaco del Comune Fodom ha definito “in contrasto con la destinazione dello strumento urbanistico vigente e quello adottato, altresì di alta valenza ambientale e paesaggistica”. I SUAP in variante urbanistica non costituiscono atti dovuti, nel senso che il Comune non è tenuto ad acconsentire a qualsiasi intervento proposto, ma conserva intatte tutte le proprie prerogative pianificatorie e di governo della materia urbanistica ed edilizia un modo secondo il primo cittadino si evitare che i cemento copra le Dolomiti. Il PRG che localizza le strutture, avrebbe esaurito le volumetrie, mentre il PATI adottato (amministrazione precedente di Ugo Ruaz) prevederebbe il dimensionamento di progetto pari a 6.000 mc, e rimanda al successivo Piano degli interventi la localizzazione e dimensionamento. Quindi occorre fare una valutazione globale per stabilire dove dislocare rifugi e posti di ristoro in maniera da servire in modo omogeneo e razionale le aree sciabili.
“Abbiamo in Comune – dice il sindaco Leandro Grones – una decina di richieste che dovranno essere valutate. Ogni cittadino deve avere risposte e non essere penalizzato da fughe in avanti. Anche la Regione ha raccomandato l’estrema prudenza e rigore nelle valutazioni sull’opportunità e utilità delle varianti territoriali. Da sempre il Comune e contrario, pure la Soprintendenza, ha bocciato il progetto. Sono ovviamente molto soddisfatto della pronuncia di rigetto della domanda cautelare dei Giudici e, ovviamente, della assoluta correttezza dell’operato del comune” .
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