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COLLE SANTA LUCIA Spettacolo teatrale liberamente tratto da “Opzioni guerra e resistenza nelle valli Ladine – Il diario di Fortunato Favai Livinallongo 1939 – 1945” di Luciana Palla. Promosso dall’Istitut Cultural Ladin Cesa de Jan, per l’organizzazione Associazione Ile Flottante. «…tutti i nativi e originari dell’Alto Adige dovranno, in modo inequivocabile e irrevocabile, decidere secondo libera coscienza se rimanere italiani […] o divenire cittadini germanici per intimi radicati sentimenti ed emigrare conseguentemente in Germania, ove troveranno tutti insieme riuniti, pieno riconoscimento morale e degna e conveniente situazione economica…» Così recitava l’accordo italo-tedesco delle opzioni per il Reich del 1939, rivolto alle popolazioni ladine della provincia di Bolzano (Val Badia e Val Gardena) e Belluno (Livinallongo, Colle Santa Lucia e Ampezzo), secondo cui i sudtirolesi di lingua tedesca e i ladini dovevano scegliere in maniera definitiva se rimanere in Italia o emigrare nel Reich, acquisendo in tutto e per tutto la cittadinanza germanica.
La comunità ladina viene pervasa dalla propaganda che arriva fino all’interno delle case, delle famiglie, creando conflitti e divisioni tragiche, scissioni e odi che dureranno per generazioni. In quella tempesta di messaggi, intimidazioni, imposizioni, in cui era difficile mantenere estraneo e distaccato il proprio giudizio, si distingue il diario del maestro di Livinallongo Fortunato Favai, che egli scrisse giorno per giorno dal 1939 al 1945. Le pagine, in cui con lucida visione racconta le vicende accadute in quei territori di confine, sono state raccolte e pubblicate con un’introduzione storica da Luciana Palla, nel libro “Opzioni guerra e resistenza nelle valli Ladine – Il diario di Fortunato Favai Livinallongo 1939 – 1945” Ed. Museo Storico in Trento onlus – Union Ladins Fodom 2000. Ispirato a queste vicende, nasce lo spettacolo teatrale. Dall’incontro fortuito tra una giornalista e la proprietaria del piccolo albergo di montagna che fu gestito da Fortunato, molto distanti tra loro quanto a provenienza ed estrazione sociale, nasce una profonda amicizia che porterà a mettere in moto inquietudini, conflitti, emozioni. Il contesto in cui va in scena il loro rapporto è una piccola comunità montana, con trascorsi storici che riportano alla memoria gli ostacoli al vivere con serenità e saggezza che gli uomini incontrano dalla notte dei tempi. Una donna di montagna amante della propria terra e consapevole del grande potenziale che la conoscenza e il rispetto del suo equilibrio può rappresentare per il futuro, e una donna di città con ansie e problematiche apparentemente insormontabili, instaurano un dialogo via via più confidenziale, che le porta a considerare con una maggiore attenzione i valori della convivenza umana. Il tour nelle valli ladine, con la prima replica a Badia, è di fatto la prima nazionale dello spettacolo teatrale, che a partire dalla prossima primavera verrà riproposto per le scuole ed i teatri in varie località della penisola, portando un contributo alla riflessione di questi tempi più che mai utile. Un messaggio da una comunità di montagna rispettosa delle proprie tradizioni e dei valori che esse trasmettono. Per l’Istitut Cultural Ladin Cesa de Jan il progetto L’Opzione, con la produzione e la distribuzione dell’omonimo spettacolo costituisce un’importante occasione per rivisitare, con il distacco del tempo passato, le tragiche vicende accadute nelle vallate ladine tra il 1939 e il 1945, dando il giusto riconoscimento postumo al maestro Fortunato Favai e alla lungimirante lucidità dei suoi racconti e non di meno al prezioso lavoro di Luciana Palla che ne ha curato la pubblicazione. Assieme allo spettacolo L’Opzione vogliamo si diffonda una visione dei nostri territori, della nostra cultura e delle nostre tradizioni che oggi più che mai , in un contesto di globalizzazione omologante, costituiscono un patrimonio da rivalutare.
Drammaturgia e regia: Stefania Bogo (foto a sinistra) e
Francesca Satta Flores (foto a destra). Aiuto regia: Lara Panizzi. Interpreti: Stefania Bogo e Francesca Satta Flores/Marta Nuti. Musiche originali: Paolo Vergari. Consulenza storica: Luciana Palla. Tecnica: Chiara Nicolazzo/Giampaolo Rossi. Organizzazione e produzione: Aurelio Rota
Programma: Martedì 18 novembre ore 20.00, Badia Ciasa Jan Batista Runcher, Mercoledì 19 novembre ore 20.30, Canazei Cinema Teatro Marmolada, Lunedì 24 novembre ore 20.00, Cortina d’Ampezzo Alexander Girardi Hall, Martedì 25 novembre ore 20.00, Arabba Sala Congressi, Mercoledì 26 novembre ore 20.00, Ortisei Aula Magna ITE Raetia
“quando ci è stato proposto il progetto L’Opzione, con la produzione dell’omonimo spettacolo teatrale, abbiamo da subito colto l’importanza di affrontare una vicenda storica che ha colpito profondamente la nostra comunità e che, grazie alla lungimiranza del Maestro Fortunato Favai e dei suoi diari, a mezzo secolo di distanza è un monito per il presente e per le generazioni future” Denni Dorigo
“Scoprire le vicende narrate dai diari di Fortunato Favai è significato conoscere Luciana Palla, e attraverso lei la comunità Ladina, la sua storia e la sua contemporaneità. Con grande stupore abbiamo colto l’universalità dei valori espressi da questa relativamente piccola comunità, ed è così che è nata l’idea di riproporli nello spettacolo L’Opzione.” Aurelio Rota
“A distanza di 25 anni, grazie allo spettacolo teatrale “L’Opzione”, viene riproposto al pubblico il dramma che nel 1939 costrinse le popolazioni tedesche e ladine a schierarsi: o con il Reich o con l’Italia fascista. A quell’accordo fra Hitler e Mussolini fece seguito la divisione della comunità, il coinvolgimento con il nazismo, l’occupazione tedesca del 1943-1945 e il difficile sanarsi dei conflitti interni nel dopoguerra. Questo ci dicono gli studi storici, questo ci racconta il protagonista-osservatore Fortunato Favai, il cui diario sta alla base di questo spettacolo.” Luciana Palla
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