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DI MARINA DONA’
VOLTAGO Una mostra dedicata al nonno “Bepi Orghen” e a Maria, in omaggio alla resilienza, alla passione e all’amore che hanno caratterizzato le loro vite. Il giovane Giovanni Della Lucia, ripulendo la vecchia stalla di famiglia e recuperando vecchi oggetti parcheggiati lì e in soffitta, anche grazie allo zio Spiridione detto “Spiro”, decide che, dopo la ristrutturazione effettuata dal padre “Nene”, quella vecchia stalla potesse diventare non solo un luogo di ritrovo con parenti e amici, ma anche un luogo della memoria. Nasce così l’idea di creare una mostra, un museo. Tutti questi oggetti, che non sono stati buttati ma custoditi con cura, trovano la loro casa in via Costa dell’Acqua 16. Oggetti che raccontano storie di vita vissuta e che, anziché finire in discarica, diventano pezzi preziosi di memoria: strumenti musicali, attrezzi da lavoro, una macchina da cucire e molto altro ancora. All’inaugurazione, c’è stata una folta partecipazione degli abitanti di Frassené, con la benedizione di don Fabiano, la presenza del Sindaco e dei consiglieri comunali. Dopo una breve presentazione di Giovanni, che ha invitato chiunque avesse conosciuto il nonno a lasciare una testimonianza per comporre insieme un libro in memoria di Bepi Orghen, è intervenuto lo zio Spiridione. Il suo discorso ha colpito tutti, in particolare quando ha raccontato di una paziente del reparto di pneumologia di Belluno, dove lui lavora: ai tempi del Covid, nonostante le mascherine e le protezioni, questa paziente lo ha riconosciuto e gli ha raccontato degli aneddoti proprio su suo padre, Bepi Orghen. Non è mancato lo spazio musicale, sempre offerto dalla famiglia, con il duetto Della Lucia: Elia, di undici anni, alla fisarmonica e Spiridione alla chitarra. Il banchetto è stato allestito generosamente con specialità tipiche in grande abbondanza. È possibile visitare la mostra su prenotazione all’indirizzo email [email protected]. Sito web: www.mostrabepiorghen.com
IL VIDEO
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