Nessuna retromarcia, il gruppo di maggioranza riunitosi lunedi ha deciso, poiché politicamente legittimato nel farlo su mandato dei cittadini (elezioni 2014), di realizzare comunque il Teatro all’aperto come lo chiama il Comune, oppure l’Arena o l’Auditorium, altri termini che si sono sentiti in questi mesi. La protesta o meglio i “mugugni” del paese, così come le perplessità di un unico consigliere di minoranza rimangono inascoltati. A proposito della minoranza dagli atti si evince che un solo consigliere a suo tempo si è astenuto, non che si sia schierato dalla parte dei contrari, ma ha preferito non partecipare al voto peraltro senza coinvolgere i due colleghi consiglieri di opposizione. Gli amministratori di Taibon vanno avanti forti di decisioni prese nel 2011 con il sindaco Loretta Ben ma anche nel rispetto della promessa continuità. Per il sindaco impossibile il passo indietro per non incorrere in penali.
LA CONCLUSIONE DEL SINDACO SILVIA TORMEN
le colpe sono della popolazione che oggi mugugna, ma che non ha protestato prima dell’appalto dei lavori quando avrebbe dovuto farlo partecipando agli incontri
“Nel maggio di quest’anno il Comune di Rocca Pietore ha sottoscritto il contratto con l’impresa aggiudicatrice dell’appalto ed è già intervenuta la consegna lavori – dice Silvia Tormen – risulta evidente che dal punto in cui siamo ora non si può tornare indietro, pena conseguenze giuridiche rilevanti, ma in altre fasi precedenti lo si sarebbe potuto fare. Ricordo che oltre ai consigli comunali (vedi passi successivi ndr.), ci sono stati altri momenti di democrazia e di apertura in cui la mia amministrazione ha invitato la popolazione ad incontri pubblici organizzati annualmente in sostituzione del giornalino riassuntivo delle attività svolte. La scelta di incontrare la cittadinanza aveva lo scopo, oltre che di riassumere azioni ed intenzioni, di fornire l’occasione, in un contesto dinamico, per esprimere pareri, osservazioni, contrarietà e di lanciare, com’è accaduto in questi giorni, provocazioni capaci di promuovere accesi dibattiti. Nei giorni di domenica 10 gennaio 2016 presso la palestra di Taibon e di venerdì 3 marzo 2017 presso la sala San Rocco abbiamo ampiamente illustrato l’intervento in questione anche proiettando gli elaborati progettuali. I giornalisti erano presenti e comunque hanno ricevuto da noi tutto il materiale necessario per informare anche tramite stampa. Ricordo che questi incontri non hanno mai superato il centinaio di presenze”.
LA DIFESA DEL VICE SINDACO A SEGUITO DELLE CRITICHE DEL PAESE, LA CONDIVISIONE DI UNA SCELTA
“Il Vice Sindaco Loris De Col, che stimo e quotidianamente ringrazio, ha sempre avuto l’onere di interfacciarsi con l’esterno relativamente a questo e ad altri progetti in quanto assessore con referato ai lavori pubblici ed in considerazione della sua elevata competenza che sta ponendo a servizio dell’amministrazione e dell’intera comunità. Ciò non è mai stato fatto da lui autonomamente, bensì condividendo ogni passo con me e con l’amministrazione tutta”.
I COSTI DEL TEATRO IN RIVA AL LAGO
L’intervento, così come previsto nelle fasi progettuali successive ricadenti nell’attuale mandato, costerà 425.890 euro (300 mila euro tolta l’iva e le spese progettuali), riguarda diverse azioni e continua sulla direttrice posta dalla relazione del 2011
1. Realizzazione del teatro all’aperto a circa trenta metri di distanza dalla stradina di accesso all’area e circa novanta dal laghetto delle Peschiere, le dimensioni sono di 130 metri quadrati per il palco e di 500 metri quadrati “Per la platea – lo dice il sindaco Silvia Tormen – giova ricordare che non ha uno sviluppo volumetrico e prevede l’utilizzo di materiali compatibili con l’ambiente circostante”.
2. Realizzazione di un edificio per i servizi, contenente tre bagni, di cui uno dedicato ai disabili, un ripostiglio/spogliatoio ed una zona lavelli; misurerà 7 metri per 6 metri, per una superficie complessiva di 42 metri quadrati.
3. Sistemazione del manto stradale di accesso all’area dalla strada comunale fino al ponte mediante asfaltatura; mentre oltre il ponte, fino al piazzale antistante il fabbricato ricostruito e lungo tutta la strada che conduce sino alle Peschiere mediante ghiaino misto cementato. Sui bordi torrente scoscesi, prima e dopo il ponte, verranno apposte barriere in legno.
4. Pubblica illuminazione generale dall’incrocio di accesso fino al piazzale delle Peschiere con pali di 7 metri fino al ponte e di 4 metri dopo il ponte, oltre a due pali per l’illuminazione del teatro quando utilizzato.
5. Allaccio all’energia elettrica per l’illuminazione pubblica, per il teatro e per l’edificio servizi.
6. Vasca IMOF e scarichi per i servizi igienici.
LA STORIA DELL’ITER PROGETTUALE INIZIA CON LA PRECEDENTE AMMINISTRAZIONE: GLI ATTI RIPORTANO LA DATA 2011
Il primo atto del Comune è la delibera di consiglio comunale del 18 giugno 2011 “approvazione schema di convenzione fra i comuni di Rocca Pietore (capofila), Colle Santa Lucia, San Tomaso Agordino, Alleghe, Cencenighe Agordino, Taibon Agordino e Livinallongo del Col di Lana” con questo veniva assunto l’impegno di coordinare, attuare e gestire il Progetto Integrato Territoriale denominato “Valorizzazione turistica del medio/alto agordino”.
25 giugno 2011: approvazione del Progetto Integrato Territoriale redatto dall’Ingegner Denis Dal Soler e, rilevante per Taibon, il progetto denominato “Centro Turistico polifunzionale sotto le Pale di San Lucano sulle ciclabili dell’Agordino-Primiero, una piccola “Perla tra i giganti di pietra” situata nel Comune di Taibon Agordino” predisposto dallo Studio Minella. Inoltre, impegno a concorrere al cofinanziamento del Progetto di Integrazione Territoriale per un importo di 300.000 euro, quindi a carico del Comune di Taibon. Allegato a questa delibera c’è il progetto di fattibilità, atti pubblici e pertanto visionabili presso la sede municipale. In premessa viene operata una panoramica di tutti i percorsi ciclopedonali che afferiscono a Taibon e alla Valle di San Lucano con l’intento di mettere a sistema tutte le infrastrutture esistenti e quelle in via di definizione e realizzazione; inoltre vi è descritto un sistema lineare a due poli in comunicazione fra loro: il polo delle aree di servizio già presenti nel capoluogo in area Tegnas (camper, sport, spettacoli, parcheggi) ed il nuovo polo in località Peschiere debitamente attrezzato. Le funzioni del centro servizi alle Peschiere individuate dalla relazione sono tre: in primis l’essere riferimento per il sistema di ciclopedonali afferenti al territorio; poi, essendo il centro servizi collocato in una Valle che per le sue bellezze già attrae turismo non stanziale, ma che senz’altro abbisogna di potenziare e specializzare la sua offerta turistica, si ritiene di ampliare la capacità attrattiva individuando delle strutture ove rappresentare eventi di grande risonanza (spettacoli all’aperto); la terza funzione è quella di produrre ricadute positive sull’economia locale e sulla quantità/qualità dei servizi esistenti che qui trovano nuove opportunità e sinergie.
GLI INTERVENTI PROPOSTI
Ricostruzione su due piani del fabbricato comunale distrutto da un incendio da destinare poi a bar, ristoro, vendita al minuto, ospitalità (ex After Hour). Realizzazione di parcheggi a servizio dell’intero polo. Sistemazioni spondali e camminamenti lungo il laghetto e la roggia delle Peschiere con previsione anche di un percorso vita ben attrezzato.
“Faccio presente – dice il sindaco Silvia Tormen – che questa parte del progetto è stata successivamente stralciata da qui e realizzata mediante un finanziamento Gal “Gli orti dimenticati” di euro 100.000 e cofinanziamento comunale di euro 48.000”.
Oltre all’illuminazione pubblica esterna, emergono quattro aree attrezzate per sosta e pic-nic ed una per la realizzazione di un parco giochi ed inoltre si prevede la costruzione di un teatro all’aperto per una capienza di 200/300 persone per spettacoli ed eventi di grande richiamo.
“Tutto ciò – ribadisce la Tormen – accadeva nell’anno 2011. Negli anni successivi si è assistito ad un rallentamento delle azioni legate al progetto complessivo per ragioni connesse al fondo dei comuni confinanti. Nel 2014 si sono svolte le elezioni comunali e durante la campagna elettorale la mia lista assumeva l’impegno di proseguire sul cammino tracciato dall’amministrazione uscente. Così abbiamo fatto, una volta eletti, con tutti i progetti già presenti in comune, da quelli in fase embrionale a quelli in fasi più avanzate”.
Con delibera di consiglio del 28 novembre 2016 è stato approvato il progetto preliminare-definitivo con contestuale adozione di variante urbanistica, con voti favorevoli 10 ed un solo astenuto. Con delibera di consiglio del 30 marzo 2017 è stata approvata la variante urbanistica adottata nel precedente consiglio, con voti favorevoli 9 ed un solo astenuto. Un consigliere era assente. “Si evince, dunque – continua il sindaco – che anche la minoranza ha appoggiato questo progetto, ad esclusione di un loro consigliere che si è astenuto, che non è voto contrario”.
È seguita la delibera di giunta comunale dell’8 giugno 2017 di approvazione del progetto esecutivo, importante perché in essa si dà atto dell’acquisizione di tutti i pareri necessari ed in particolare: autorizzazione ambientale paesaggistica e della soprintendenza per i Beni Ambientali, autorizzazione alla riduzione di superficie boscata in zona sottoposta a vincolo idrogeologico con parere positivo dei Servizi Forestali Regionali unità operativa di Belluno e autorizzazione al mutamento di destinazione di uso civico emessa dalla Regione Veneto.