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Paolo Obber
Radio Primiero-TRE RADIO
Non ce l’ha fatta Mattia Debertolis, a tre giorni dal malore avvenuto in occasione dei World Games 2025 durante una gara di orientamento a Chengdu in Cina. Il 29enne primierotto, ingegnere civile che lavorava a Stoccolma, era regolarmente in gara quando il suo GPS, dispositivo di cui sono dotati tutti gli atleti, ha improvvisamente smesso di trasmettere, segnalandolo fermo. L’atleta trentino si era accasciato al suolo svenuto. Questo ha fatto scattare immediatamente le operazioni di soccorso e trasportato d’urgenza in ospedale in terapia intensiva.
Dalle prime informazioni giunte dalla Cina pare che Mattia sia stato colpito da un aneurisma celebrale. Il fatto è avvenuto venerdi scorso 8 agosto durante la gara di orienteering, specialità middle distance quando a Chengdu il caldo era soffocante, oltre i 40 gradi, con elevata umidità, situazione che probabilmente ha affaticato l’atleta. Debertolis faceva parte della Nazionale Azzurra di Orienteering ed aveva da pochi giorni partecipato ad altre competizioni internazionali in Belgio e in Australia. In gara con lui a Chengdu un’altra atleta primierotta Anna Pradel. La situazione si era rivelata fin da subito critica e la mamma Erica Zagonel e il fratello Nicolò sono volati in Cina per monitorare da vicino le condizioni di Mattia.
In Cina con i famigliari è presente anche Gabriele Viale, presidente del PWT Italia Vicenza (società di appartenenza dell’atleta) in questa circostanza, rappresentante del Presidente FISO Alfio Giomi che ha attivato l’intervento del Governo italiano, coinvolto attraverso il Ministro Andrea Abodi, per fornire il massimo supporto da Ambasciata e Consolato,unito a un’assistenza clinica in loco di altissimo livello, per tentare di salvare la vita a Mattia. Lo scorso anno Debertolis a Genova nella tappa di Coppa del Mondo italiana si era piazzato al decimo posto individuale. Tesserato per l’Unione sportiva Primiero e per la svedese Lidingo aveva rallentato l’attività nel 2019 perchè colpito da mononucleosi. Dal 2021 in poi Mattia aveva ripreso ad allenarsi e affrontato gare impegnative.
Vista l’imminente partecipazione della squadra nazionale di MTB Orientamento alle competizioni mondiali in Polonia, per volontà della famiglia dell’atleta e in accordo con il Consiglio Federale, gli atleti prenderanno parte alle competizioni in nome e in memoria di Mattia indossando il lutto al braccio. Cordoglio è stato espresso da tutto il mondo sportivo e in Valle, dove tutti speravano in un miglioramento delle condizioni, un vivo e profondo dolore. L’ultimo saluto a Mattia Debertolis richiederà diversi giorni per il rientro della salma in Italia.
Queste le toccanti parole nel messaggio della Fiso:
“Mattia ci ha lasciato, assistito fino in fondo dalla madre Erica, dal fratello Nicolò, dal resto della famiglia in Italia con il papà Fabio, la compagna Jessica, i nonni, dal presidente della sua società Gabriele Viale, dal CT Stefano Raus e dai suoi compagni di squadra Francesco, Anna e Caterina, da Alessio Tenani e Riccardo Scalet, da tutta la governance della IOF e dal Comitato Organizzatore dei World Games, dai medici e dagli infermieri dell’Ospedale di Chengdu, dai rappresentanti del Governo italiano in Cina, dal nostro amore e da quello di chi ti ha conosciuto ovunque nel mondo.
Ciao Mattia, faremo tutti del nostro meglio per onorare il tuo ricordo.
Il Presidente Fiso, e il Consiglio Federale FISO.”