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In articoli precedenti abbiamo ampiamente trattato (e continueremo a trattare) la storia del Monte o Montagna pascoliva di Calleda e Duràn che trova i suoi primi riscontri in una pergamena del 1354. Gli articoli in questione sono qui reperibili: STRADA TRA AGORDO E ZOLDO MALGA CALLEDA
Qui tratteremo dell’ utilizzo a scopo turistico del territorio del Passo Duràn in epoca storica, con corredo di foto e cartoline storiche provenienti dall’ Archivio privato di De Col Tiziano , da libri e pubblicazioni o gentilmente concesse dai proprietari. Non contempliamo in questo articolo le ascensioni dei pionieri dell’ alpinismo sulle cime circostanti, ma esclusivamente della presenza sul passo non direttamente collegata all’attività di pascolo, malga o transito tra le vallate di Agordo e Zoldo. Una prima immagine e relazione della presenza di appassionati di montagna sul Passo Duràn la troviamo nel libro del Club Alpino Italiano “La sezione Agordina 1868 – 1968” dove a pag 122 si tratta del 25° Congresso degli Alpinisti Italiani in Belluno a fine agosto 1893. Il 28 agosto 1893 la comitiva dei congressisti raggiunge Forno di Zoldo ed ivi pernotta. Il giorno seguente, 29 agosto, “ Appena alzati, una graditissima sorpresa attendeva la comitiva: venti robuste e sorridenti ragazze, vestite a festa, con un numero al braccio, erano lì pronte a portare le robe di tutti.” La comitiva così alleggerita s’incammina e per la Val di Zoldo e di Gòima, che ancora mostrano le rovine della “brentana terribile” di tre anni prima (1890), raggiunge il Passo Duràn. “Lo spettacolo che si presenta allo sguardo su quell’altura è proprio imponente, incantevole: una spianata verdeggiante, vastissima, leggermente concava, terminante in una gola guardata a picco dai monti rocciosi Moiazza e San Sebastiano, da cui si gode la bella vista del bacino di Agordo. Lassù nel mezzo, la brava ostessa di Forno ha preparato per la colazione, e questa si fa allegramente in mezzo alle suonate della banda tenace, che fin lì volle accompagnare la brigata, ed assistendo alle volate di un ameno velocipedista, che, fattosi portare lassù il biciclo, divertiva se stesso ed il pubblico”. Supponiamo che poi i Congressisti siano scesi ad Agordo lungo la Valle del Torrente Rova, lungo l’unica viabilità del tempo, qui descritta: CLICCA QUI considerato che il pomeriggio dello stesso giorno troviamo i Congressisti ad Agordo. Dobbiamo poi “saltare” fino alla Grande Guerra per avere notizie sulle frequentazioni del Passo Duràn diverse dall’attività di malga, pascolo, fienagione. Questo periodo lo stiamo trattando su Radio Più con una serie di articoli a parte: CLICCA QUI Nel 1926 veniva conclusa la strada del Passo Duràn, iniziata durante la Grande Guerra a servizio delle postazioni militari prima citate. La notizia la apprendiamo leggendo l’articolo di Renato Bona per Radio Più: CLICCA QUI Renato bona, in questo articolo cita il passaggio : “completamento della strada La Valle-Passo Duran che era stata iniziata durante la guerra dall’Autorità militare e completata nel 1926 dal Comune con mezzi propri. Ha una lunghezza di 10 chilometri ed una larghezza media di 3 metri, con altimetria che varia dagli 800 ai 1600 metri. Viene precisato che “Serve alla popolazione pel trasporto dei prodotti del bosco e dei prati. Ha inoltre un notevole interesse turistico. Infatti, essa costituisce un tronco di quella strada che (parallela all’altra delle Dolomiti), parte da Fiera di Primiero, passa per Cereda, Gosaldo, Frassenè, Agordo, La Valle, Forno di Zoldo, Cibiana per arrivare nella Valle del Boite a Valle di Cadore”. In questo caso la spesa è stata di 77 mila 300 lire”. L’interesse turistico venne immediatamente recepito da Da Roit Antonio (Tonèti) padre di Ovidio, nonno di William e bisnonno di Omar. Quattro generazioni impegnate da quasi 100 anni nell’attività di panificio, alimentari, bar, a Lantrago di La Valle Agordina. Egli costruì un rifugio in legno a lato della nuova strada, sulla sinistra salendo, appena prima di raggiungere lo scollinamento vero e proprio del Passo. Dal libro “ Viaggio nel passato” di Corrado Da Roit apprendiamo che il Rifugio Tonèti (lo chiameremo così) fu costruito nel 1928 e venne distrutto da un incendio nel 1932, mentre su una fotografia gentilmente concessa da Giorgio Venturelli del Rifugio Cesare Tomè che alleghiamo all’articolo, sono riportate , come data di costruzione il 1930 e data di distruzione 1931. A margine di questo articolo sono riportate immagini del Rifugio Tonèti provenienti da Giorgio Venturelli come scritto e dall’ Archivio privato di De Col Tiziano. E si arriva al 1952, anno di inaugurazione del Rifugio Cesare Tomè, la cui costruzione era iniziata alcuni anni prima , nell’ immediato dopoguerra, nel 1948. Dal sito web del Rifugio Tomè (ora di proprietà della famiglia del noto alpinista Soro Dorotei) apprendiamo la data di inaugurazione, ossia il 20 luglio 1952. Di questo evento proponiamo una serie di immagini fotografiche del tempo scattate da mio nonno De Col Giuseppe Tonèla (1894-1965) che , nel 1952, era da poco rientrato da una lunga emigrazione a Kosseir, in Egitto, durata complessivamente 20 anni con rari ritorni a La Valle, comprensiva di un internamento in campo di concentramento inglese. Una serie di cartoline del Rifugio Tomè, dal 1952 in poi, provenienti dalla mia raccolta personale, chiude la rassegna di immagini a corredo di questo articolo. Da notare che a cavallo tra gli anni ’60 e ’70 del secolo scorso alcune persone pensarono anche di installare uno skilift in territorio di La Valle, a sinistra salendo, a poca distanza dal Rifugio Tomè. Lo skilift compare in una foto qui allegata. Lo skilift non mi risulta sia mai entrato in funzione e non sono riuscito finora a recuperare documentazione a riguardo, è stato smantellato negli anni ’90 del secolo scorso. Da notare che , fino agli anni ’80 del secolo scorso il Passo Duràn non era praticabile l’inverno in caso di neve (allora abbondante) e veniva aperto solo in occasione di esercitazioni militari tramite grosse frese dell’ Esercito. Per l’estate il discorso era diverso, dalla fine degli anni ’40 fino alla fine degli anni ’70 circa era attiva una linea estiva di autobus della ditta Buzzati che durante i mesi estivi saliva da Agordo con una corsa al mattino per portare i turisti in quota sul Passo ed una al tardo pomeriggio per il rientro. La linea Agordo – La Valle – Passo Duràn aveva fermate in centro a La Valle, poi una all’ultima frazione del paese, Cugnago, ed una a Baita Casèn (dal Lele), costruita nel frattempo negli anni ’60. C’erano poche auto in circolazione nei nostri paesi e la linea estiva Agordo – La Valle – Passo Duràn era molto utilizzata dagli escursionisti o turisti e dagli abitanti della Vallata Agordina anche solamente per una giornata sui prati del Passo o in Rifugio (Tomè o Carestiato). Ora quando vedo numerosi gruppi di escursionisti, soprattutto stranieri, dell’ Alta Via n 1 che , non affrontando le ultime tappe dell’ Alta Via preferiscono scendere a fondovalle, sobbarcandosi i 12 Km di asfalto tra il Passo ed Agordo, penso a quando si era più poveri, ma i servizi esistevano. Eccome se esistevano. Innanzitutto perché gli utenti, turisti e locali, li utilizzavano.
25° Congresso degli Alpinisti Italiani sul Passo Duràn a fine agosto 1893 e Rifugio Tonèti
Inaugurazione Rifugio Cesare Tomè il 20 luglio 1952
Cartoline storiche del Rifigio Tomè al Passo Duràn
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