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Le micro e piccole imprese bellunesi hanno sostenuto nel 2024 oltre 7 milioni di euro di extra-costi energetici rispetto alla media europea, su un totale di 37 milioni spesi per l’elettricità. Lo evidenziano i dati di Confartigianato, presentati alla convention nazionale “Energies and Transition” in Sardegna.
Il prezzo medio pagato dalle MPI italiane è di 28 cent/kWh, superiore del 22,5% alla media Ue. A pesare sono soprattutto tasse e oneri parafiscali, più che doppi rispetto all’Europa. Paradossalmente, le grandi imprese energivore beneficiano invece di un fisco più leggero del 19,6%.
«Non chiediamo privilegi ma regole eque – affermano la presidente Claudia Scarzanella e il direttore Michele Basso di Confartigianato Belluno –. Un surplus così alto frena la competitività delle piccole aziende, che rappresentano la maggioranza del tessuto produttivo».
Confartigianato in Veneto e nel bellunese promuove strumenti concreti come il Consorzio energia Caem e la Comunità energetica A-Certa, per aiutare le imprese a contenere i costi e pianificare il futuro con maggiore serenità.
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