L’OPINIONEPlauso convinto e ringraziamento sincero a tutti i volontari del Servizio Civile Anziani e della Protezione Civile che, in perfetta coerenza con il principio di sussidiarietà, hanno contribuito a pulire finalmente 4 storiche fontane di Belluno. Quando, infatti, il pubblico non può o non ritiene di intervenire a tutela di beni collettivi, per fortuna a esso subentra il privato con una meritoria opera di autentico spirito e servizio civico. E’ un vero peccato che in quasi dieci anni l’attuale amministrazione comunale non abbia mai realizzato un intervento complessivo di riqualificazione e di valorizzazione di tali artistici beni. Troppo comodo presentarsi a fine dell’opera di pulizia dei quattro manufatti in questione, facendo in qualche misura credere all’opinione pubblica che il merito dell’operazione sia dell’Amministrazione progressista, quando durante il Consiglio Comunale del 12 aprile 2019, a specifica ed esplicita interrogazione dello scrivente datata 27/2/2019, l’Assessore in questione aveva testualmente risposto che “per le fontane di Belluno non c’è solo quella di Borgo Piave o quella di Porta Rugo, Prossimamente penseremo a un progetto complessivo e cercheremo di trovare delle risorse (…)” e poi nel Piano delle Opere Pubbliche 2021-2023 non vi è alcuna traccia di interventi di tale tipo. Il degrado colpevole e l’incuria grave di beni così importanti denota plasticamente, insieme a tante altre già segnalate situazioni (a esempio, la Via Sottocastello), l’indifferenza e la negligenza al riguardo di chi governa Belluno da ben 9 lunghi anni.
Raffaele Addamiano