ALANO DI PIAVE: Ventimila euro per ripartire. Ventimila euro per rimettere a posto quello che la natura ha distrutto in una notte. Ventimila euro per sistemare il Parco del Piave. E’ la missione che si è posta il neonato Comitato “Salviamo il Parco del Piave”, a Fener di Alano di Piave, in provincia di Belluno. Con la collaborazione dell’associazione Libero pensiero, della Pro Loco di Fener, del comitato genitori Schoolfestival, dell’ASD Prealpi Rc e con gli auspici dell’Unpli. “Partiamo da una considerazione – spiegano Marco Bollotto e Claudio Dal Canton, promotori del Comitato – e cioè che il Parco del Piave non è un parco e basta. E’ il cuore pulsante di una intera comunità che conta diecimila persone tra i Comuni di Quero, Alano e Segusino. Una realtà importante per i nostri giovani e per le famiglie che frequentano il sito in occasione di concerti, fiere, manifestazioni scolastiche e sportive. Una realtà distrutta dagli eventi atmosferici del 29 ottobre scorso, e attualmente inservibile. Dopo tre mesi di attesa, di segnali almeno incoraggianti da parte delle istituzioni, abbiamo deciso di rimboccarci le maniche, di non dare per defunto uno spazio così importante per tutti noi, e abbiamo deciso di formare un comitato che ha come obiettivo quello di dare voce alle esigenze per la risistemazione del sito. Abbiamo fatto realizzare una perizia e abbiamo iniziato a ripulire la zona dal fango. Purtroppo però le condizioni sono disastrose e la buona volontà, da sola, non basta. Con questa nostra prima uscita chiediamo a tutte le realtà, imprenditoriali e istituzionali che gravitano attorno al Parco del Piave, ma anche semplicemente a chi di buon cuore, di contribuire, anche con un piccolo gesto, alla raccolta fondi per la ricostruzione, e alla stampa di puntare i riflettori su questa nostra martoriata realtà”. 95mila euro il danno complessivo stimato dalla perizia firmata dallo studio Da Corte. “Ma ne bastano 20mila per ripartire – spiega Lorenza Segato della Pro Loco di Fener – Per rimettere in piedi il minimo e indispensabile per potere essere messi nelle condizioni di organizzare i primi eventi”.
Eventi come lo Schoolfestival, rassegna musicale organizzata dai genitori dell’Istituto Comprensivo di Quero-Alano, giunta ormai alla quinta edizione, e che rischia di fermarsi il prossimo giugno; eventi come il Reset, festival promosso dall’associazione Libero Pensiero e che ogni anno, col richiamo di artisti locali e internazionali, porta migliaia di visitatori in paese con un indotto importante per alberghi e ristoranti; eventi come il campionato italiano GT della pista di automodellismo telecomandato: la più “anziana” d’Italia. “20mila euro – spiega Silvestro Forcellini dell’associazione Libero Pensiero – per rimettere a posto almeno l’impianto elettrico, le cucine, i bagni, la caldaia, i frigoriferi e l’attrezzatura necessaria a far funzionare il sito”. “Noi abbiamo già iniziato i lavori di sbancamento del fondo – spiega Michele Dalla Piazza dell’associazione ASD Prealpi RC – ma è solo il primo passo di un lavoro complessivo che ha bisogno dell’impegno di tutti”. Recita la relazione tecnica: “…lo straripamento del fiume Piave, che ha coinvolto l’intera zona in seguito al sommergimento dell’argine sinistro posto a difesa della zona in cui sono situate le strutture fisse, ha comportato il trasporto di una quantità stimabile in 600/800 mc di materiale fangoso e detriti, che hanno sommerso tutte le strutture. Il ritiro dell’acqua, avvenuto in modo graduale ha permesso il deposito del materiale stesso sotto forma di stratificazione per altezza pari a circa 40/50 cm residuali. L’area (una zona pianeggiante di 3 ettari alberata a tratti, con le strutture principali a servizio di tali eventi che sono: un fabbricato in laterizio ad un unico piano con copertura in materiale prefabbricato e coibentatura in tavolato e pannelli a sandwitch in materiale plastico autoestinguente; un modulo prefabbricato adiacente al fabbricato principale adibito a bagno di servizio; una pista regolamentare adibita all’esibizione sportiva di modelli di automobilismo con
adiacente palco di cronometraggio), si presenta come una grande e uniforme distesa di fango e sabbia compressa. Il livello del bagnamento sul fabbricato principale è evidentemente misurabile in altezza per cm 180. La pista di automodellismo non è più visibile perché coperta da 50 cm di detriti. Il fabbricato adibito a bagno è divelto dalle sue fondamenta e gli scarichi sono spezzati. L’intera area è tempestata da massi di diverse dimensioni trasportati dalla forza del fiume e tutta l’area è di difficile praticabilità, perché parte della strada di accesso è sparita o è stata scavata dall’erosione dell’acqua in movimento…”.
Il comitato, con questa prima uscita, lancia perciò una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi (è attivo l’Iban della Pro Loco di Fener – IT71Q0200860990000103103271, intestazione: Associazione Pro Loco Fener, via J.F.Kennedy n.2, Alano di Piave, 32031, BL – causale: SALVIAMO IL PARCO DEL PIAVE), e invita politici, istituzioni e mondo imprenditoriale a incontrarsi per un sopralluogo al Parco del Piave, a Fener, alle ore 17.00 di mercoledì 20 febbraio 2019, nel tentativo di poter trovare delle soluzioni per una fattiva e proficua collaborazione e una veloce ricostruzione del sito. “Il tempo non è molto, gli eventi devono essere programmati già per giugno, ma siamo fiduciosi di potercela fare con l’aiuto di tutti”.