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Il plauso di Appia CNA Belluno all’avvio del processo di rinnovamento
della legge sull’artigianato da parte del Parlamento
«Una nuova legge sull’artigianato – attuale, moderna, inclusiva – è quello che attendavamo da tempo, un nuovo tassello per contrastare lo spopolamento della montagna»: la notizia dell’approvazione dell’emendament e che dà il via alla riforma della legge sull’artigianato vede il plauso del presidente di Appia CNA Belluno, Andrea Cerentin.
«Si va a rinnovare una legge che ha quasi la mia età, – sottolinea Cerentin, classe 1981 – e che in quarant’anni ha visto cambiare il mondo intorno a sé: il valore dell’artigianato e dell’artigiano non si è mai perso in questi anni, ma abbiamo assistito ad evoluzioni e novità dei mercati, ad un’accelerata nel campo della tecnologia e delle innovazioni, che non possono vedere ferma al palo la piccola e media impresa. “Svecchiare” una legge vuol dire togliere burocrazia, vuol dire aprire il settore ai giovani imprenditori, vuol dire valorizzare sui territori quelle competenze che altrimenti rischierebbero di essere fagocitate dai grandi gruppi e dalle grandi città; una nuova legge sull’artigianato vuol dire dare alle terre alte nuovi strumenti per contrastare l’abbandono dei territorio».
«Non possiamo poi non sottolineare – aggiunge il direttore Cristian Sacchet – alcuni passaggi tecnici della proposta di riforma che sicuramente porteranno a un’evoluzione del comparto artigiano: penso ad esempio alla promozione di aggregazione fra imprese artigiane, perché “piccolo è bello” ma allo stesso ci vuole forza e unità per partecipare a bandi regionali ed europei, e al rafforzamento dei controlli sull’utilizzo dei riferimenti all’artigianato, tutelando così il saper fare dei nostri artigiani di fronte alla concorrenza sleale di prodotti di bassa qualità, senza storia né cultura artigiana».