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BELLUNO L’assessore regionale Francesco Calzavara ha incontrato oggi a Palazzo Piloni il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin, il consigliere delegato ai rapporti con gli enti locali Alberto Peterle e i rappresentanti degli enti territoriali coinvolti dal piano di riordino delle Unioni Montane presentato alla fine dello scorso mese di maggio. Sul tavolo la definizione della road map che, entro il termine della legislatura regionale, porterà al varo del nuovo assetto delle Unioni Montane, che – come annunciato – nel territorio bellunese passeranno dalle attuali nove a cinque. “Fermo restando l’accordo di massima già raggiunto sul percorso di riordino che riguarda quattro unioni montane (Feltrina, Agordina, Valbelluna con l’inserimento del Comune di Belluno, Cadore-Longaronese-Zoldo a cui si unirà l’Alpago con l’inserimento del Comune di Ponte nella Alpi) il focus sarà concentrato nelle prossime settimane soprattutto sul territorio del Cadore-Comelico-Valboite, interessato da un processo, come ben sapevamo, più complessivo e articolato, che porterà alla nascita dell’UM dell’Alto Bellunese.”, sottolinea l’assessore regionale agli Enti Locali Calzavara, che aggiunge: “L’obiettivo, dopo gli approfondimenti e gli incontri necessari che effettueremo sul territorio nelle prossime settimane, è quello arrivare alla sottoscrizione di tutte le nuove convenzioni entro la metà del mese di luglio, anche per poter procedere all’emissione dei bandi che daranno alle Unioni risorse economiche aggiuntive”. “L’incontro di oggi, così come il piano di riordino avviato dalla Regione del Veneto -commenta il presidente della provincia di Belluno Roberto Padrin – rappresenta una preziosa occasione di adeguamento e modernizzazione complessiva del sistema Unioni Montane. I sindaci e i rappresentanti del territorio hanno portato anche oggi al tavolo alcune delle note criticità in essere, a cominciare dalla storica carenza di personale di cui soffrono gli enti. Il ridisegno in atto non sarà, in questo senso, una mera variazione geografica; dobbiamo lavorare bene perché costituisca piuttosto il momento per poter dotare le Unioni Montane di valore e valori nuovi, in chiave di gestione e sviluppo strategici per tutto il territorio bellunese”, conclude il presidente Padrin.
IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI BELLUNO ROBERTO PADRIN
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