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La Polizia di Stato di Belluno, al termine di un’indagine diretta dalla Procura della Repubblica di Venezia, ha denunciato un venticinquenne romano che avrebbe adescato online una giovane studentessa minorenne con disabilità.
L’attività investigativa, condotta dalla Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica di Belluno, è iniziata nel marzo 2024 a seguito della segnalazione dei genitori della ragazza. La minore era stata contattata su una piattaforma social molto diffusa tra gli adolescenti da un utente sconosciuto, che dopo aver ottenuto la sua amicizia aveva instaurato un rapporto di fiducia, fino a convincerla a inviargli foto e video di natura intima.
Su disposizione della Procura, la Polizia Postale ha analizzato i file di log del profilo social utilizzato dall’uomo, riuscendo a identificarlo. La successiva perquisizione a suo carico ha portato al sequestro di più smartphone utilizzati per commettere il reato. Le analisi forensi condotte sui dispositivi sequestrati hanno permesso di raccogliere ulteriori evidenze digitali che confermano il reato di adescamento della minore, oltre a far emergere elementi relativi alla detenzione e produzione di materiale pedopornografico. L’indagato è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria per gli ulteriori sviluppi del procedimento. Il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e l’indagato è da ritenersi innocente fino a sentenza definitiva.
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