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FELTRE “Un inizio sano, un futuro pieno di speranza” è il tema scelto per la Giornata mondiale della salute mentale 2025. Ma nel Bellunese, la speranza sembra ancora lontana. A denunciarlo è il Comitato feltrino per il diritto alla salute / Giù le mani dalla sanità bellunese, che rilancia l’allarme già espresso dall’Unione Nazionale delle Associazioni per la Salute Mentale in una lettera al Governo: i servizi di salute mentale, in gran parte del Paese, vivono una situazione di grave difficoltà. Anche nel territorio dell’Ulss 1 Dolomiti la realtà appare critica: a oltre quattro anni dalla chiusura del reparto di psichiatria di Feltre, i servizi territoriali restano indeboliti e mancano risposte concrete sulla riattivazione di strutture e personale. Oggi i posti letto effettivi sono solo 16 a Belluno e la carenza di medici psichiatri e psicologi incide sulla continuità dell’assistenza. Famiglie e utenti segnalano una scarsa comunicazione tra operatori sanitari e con i familiari, con pazienti spesso lasciati soli in percorsi frammentati. “Si parla di progetti e ristrutturazioni – afferma il Comitato – ma all’orizzonte non si vede ancora nulla di concreto.” Nel giorno dedicato alla salute mentale, Feltre e altri Comuni non hanno illuminato di verde i propri edifici, gesto simbolico di sensibilizzazione. “Forse – conclude amaramente il Comitato – la luce della speranza non si è ancora accesa per chi vive la sofferenza mentale nel nostro territorio.”
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