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SAN VITO DI CADORE
Nessuno stop prolungato per la Statale 51 di Alemagna. L’ipotesi di una chiusura di 15 giorni viene smentita con fermezza dall’assessore regionale alla Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin, che in una comunicazione decisa ribadisce: «Non ci sarà alcuna interruzione così lunga».
L’annuncio è arrivato dopo un incontro operativo tra lo stesso assessore, il Prefetto e i tecnici coinvolti nella gestione dell’emergenza. La situazione resta delicata, ma è chiaro che una chiusura prolungata della SS 51 – arteria vitale per la mobilità e il turismo delle Dolomiti – avrebbe conseguenze pesanti per tutto il territorio.
TUTTO IN MANO AL METEO (E ALLA FIRMA)
Lunedì è il giorno decisivo: sarà allora che, sulla base delle condizioni meteo e delle verifiche tecniche in corso, si valuterà se riaprire già da martedì. Ma non basta che i tecnici diano l’ok: servirà una firma, e con essa, la piena assunzione di responsabilità da parte di chi sottoscriverà l’ordinanza.
Un passaggio tutt’altro che banale, perché se dovesse accadere un incidente dopo la riapertura, chi ha autorizzato il transito ne risponderebbe direttamente. Una decisione dunque tecnica, ma anche politica, che pesa come un macigno.
PRESSIONE DAL TERRITORIO
Le comunità locali, gli operatori turistici e gli enti del territorio chiedono certezze e tempi rapidi: l’Alemagna è il principale asse di collegamento tra Belluno, Cortina e il Cadore, e ogni giorno di chiusura rappresenta un danno economico e sociale.
La Regione, intanto, rassicura: la situazione è sotto stretto monitoraggio, e ogni sforzo sarà fatto per limitare i disagi. Ma intanto, sullo sfondo si consuma il braccio di ferro tra prudenza, necessità e responsabilità politica.
L’ASSESSORE REGIONALE GIANPAOLO BOTTACIN
SS 51, VERSO LA RIAPERTURA DIURNA IN ASSENZA DI PIOGGIA, IERI SERA LA NOTA UFFICIALE DELLA PREFETTURA DI BELLUNO
Nella mattinata odierna è stato eseguito un sopralluogo sulla frana della Croda Marcora in località San Vito di Cadore, cui hanno partecipato, oltre al Sindaco del Comune di San Vito di Cadore ed al Prof. Nicola Casagli dell’Università degli Studi di Firenze per conto del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, i rappresentanti di Regione Veneto, ARPAV, ANAS, Comune dì Cortina e della Regola di San Vito di Cadore.
Dalle nuove valutazioni tecniche emerse dall’esito del predetto sopralluogo, nonché a seguito del tavolo tecnico tenutosi sempre in data odierna presso il Comune di San Vito di Cadore, cui hanno presenziato il Sen. Luca De Carlo, l’Assessore regionale Gianpaolo Bottacin, il Consigliere provinciale Massimo Bortoluzzi, il Sindaco di Pieve di Cadore Sindi Manushi e in collegamento da remoto il Prefetto di Belluno, il Comandante provinciale dei VV.F. nonché i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, sono stati condivisi gli step di apertura della SS 51.
In particolare è stato sottoscritto un verbale tra le parti convenute, stilato dai consulenti della Protezione civile Nazionale, da cui si evince che, benché sia ancora presente un rischio di frane e colate detritiche, in mancanza di precipitazioni piovose è improbabile che nuove colate possano interessare la sede stradale della SS51.
Pertanto, è stata ipotizzata, al termine dei fenomeni temporaleschi previsti fino a martedì 8 luglio, la riapertura della statale da parte di ANAS – che ha dimostrato ampia disponibilità e collaborazione per limitare al massimo i disagi della comunità interessata – durante le ore diurne, in assenza di precipitazioni, e con l’attivazione di un presidio di sorveglianza a vista della SS 51, eventualmente supportato da dati strumentali in tempo reale forniti da Regione e ARPAV, sulla base di quanto rilevato dai pluviometri che saranno a breve collocati dalla ditta incaricata dalla Provincia.
Tali valutazioni sono state prese nelle more dell’installazione dell’intero sistema di monitoraggio ad opera della Provincia, previsto, come evidenziato nel corso della riunione di ieri presso il Centro Coordinamento Soccorsi, in un periodo di tempo di due settimane.
E’ stato, altresì, rilevato che le precipitazioni previste per questo fine settimana, forniranno ai tecnici una ulteriore valutazione sulle dinamiche di evoluzione delle colate detritiche, al fine di avereulteriori elementi a supporto dell’apertura dell’Alemagna.
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