Sanità, M5S Veneto: “Negli ospedali di Agordo e Pieve di Cadore stop agli esami alle 17.30, vogliamo sapere perché”
I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle annunciano un’interrogazione per conoscere i motivi della riduzione degli orari di presenza dei medici radiologi ad Agordo e Pieve di Cadore: “È notizia di stretta attualità il ridimensionamento degli orari di presenza dei medici radiologi nei loro reparti per gli ospedali di Agordo e Pieve di Cadore – dicono i consiglieri – a partire da oggi i medici staccheranno alle 17.30 e da quel momento qualsiasi esame richieda la loro presenza, siano essi in urgenza o di elezione, dovrà essere realizzati a Belluno”. Si tratta di una nuova tegola che si abbatte su questo reparto per quanto riguarda Agordo: “Già nei mesi scorsi era stata tolta la segreteria di radiologia, cosa questa che aveva allarmato il gruppo di lavoro sanità dei sindaci agordini e che, insieme allo smantellamento del laboratorio analisi, li aveva portati a Padova per un incontro con il direttore generale della sanità veneta, Domenico Mantoan, il consigliere regionale Franco Gidoni e il direttore generale dell’Ulss 1 “Dolomiti”, Rasi Caldogno – rivelano i pentastellati – non serve ricordare che in questo incontro furono fatte ai sindaci promesse mai mantenute, tanto che il finanziamento con i Fondi di confine per la ristrutturazione del pronto soccorso è ancora bloccato”.
Ma cosa significa questa nuova razionalizzazione?
“È molto semplice – è la risposta dei consiglieri M5S – a partire dalle 17.30 le ecografie, le Tac con mezzo di contrasto o altri esami radiologici che richiedano la presenza del medico, sia proveniente dai reparti che dal Pronto Soccorso, dovranno essere effettuati a Belluno, trasportando il paziente in ambulanza”. Attualmente gli equipaggi per le ambulanze in servizio sono due e le 17.30 sono un orario in cui gli accessi in PS, soprattutto nelle stagioni di punta, sono ancora numerosi: “Viene spontaneo chiederci – dicono i 5 Stelle – quale sia la logica di questo ulteriore ridimensionamento dei servizi. Ci chiediamo inoltre se si tratti di operazioni concordate con la Regione Veneto oppure farina del sacco della direzione medica di Belluno”.
Alla luce della notizie anticipata stamane da RADIO PIU’ e quindi commentate dai consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle abbiamo pensato di sentire la voce dalla Regione. Per questo abbiamo girato le domande al consigliere regionale Franco Gidoni, ecco le sue risposte ai mostri microfoni
FRANCO GIDONI AUDIO