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SEDICO/BORGO VALBELLUNA Una parte significativa del corpo docente dell’Istituto Comprensivo di Sedico-Sospirolo e quasi l’unanimità dei docenti della secondaria dell’I.C. di Mel e Lentiai hanno annunciato la loro adesione allo sciopero generale indetto per lunedì 22 settembre 2025, in solidarietà con la popolazione palestinese e gli abitanti della Striscia di Gaza. La protesta, spiegano gli insegnanti in una nota congiunta, comporterà inevitabilmente qualche disagio per le famiglie e gli studenti, ma viene considerata uno strumento necessario per “richiamare l’attenzione su una questione che riguarda profondamente la coscienza civile ed etica di tutti noi”. “Come educatori – scrivono i docenti di Sedico e Sospirolo – riteniamo doveroso prendere posizione. Non possiamo trasmettere ai nostri studenti i valori del dialogo, della pace e della convivenza e, al tempo stesso, restare in silenzio di fronte all’uso della violenza, in particolare verso i più piccoli e i più vulnerabili. Il nostro gesto vuole essere un segnale forte: la scuola non può tacere quando i diritti umani vengono calpestati”. Una posizione analoga arriva dall’I.C. di Mel e Lentiai, dove i docenti hanno aderito in maniera pressoché unanime: “È stato superato un limite invalicabile e, in quanto docenti-cittadini-esseri umani, vogliamo prendere le distanze dal massacro che lo Stato d’Israele sta perpetrando su una popolazione inerme, con la complicità, più o meno diretta, del Mondo Occidentale, Italia compresa”. In una lettera indirizzata a famiglie e studenti, gli insegnanti hanno voluto anche sottolineare la difficoltà della scelta: “Feriti, indignati e con l’orrore negli occhi, crediamo sia moralmente giusto dare un segnale alla comunità scolastica, pur sapendo che lo sciopero non è risolutivo e non piace a molti di noi”. “Ci scusiamo per il disagio – concludono i docenti – ma siamo convinti che il futuro si costruisca partendo dai giovani. Per questo non possiamo permetterci di tacere di fronte allo sterminio in corso e all’assordante silenzio dell’Italia e dell’Occidente tutto”.
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