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BELLUNO Dare nuova vita a computer dismessi per metterli a disposizione di studenti e studentesse in difficoltà: è questo il cuore dell’azione solidale di Servizi Integrati Bellunesi, che questa mattina, nell’aula magna della Scuola media Ricci, ha consegnato sei computer rigenerati, completi di monitor e tastiera, ad altrettanti studenti individuati dall’istituto. L’iniziativa rientra nel progetto FormidAbilmente ATStaff, promosso da Alto Trevigiano Servizi, gestore del servizio idrico nella provincia di Treviso, e realizzato in collaborazione con il Servizio Disabilità e il Servizio Integrazione Lavorativa di Treviso, oltre alla rete di cooperative sociali Dream Builders. A rigenerare i computer, un gruppo di ragazzi e ragazze con disturbo dello spettro autistico, che hanno partecipato ad un laboratorio sperimentale supportato da personale informatico di ATS. Laboratorio che ha consentito ai giovani di acquisire competenze informatiche, utili per un futuro inserimento lavorativo, e alle utility venete di ridare vita ad attrezzature non più in uso, coniugando valori come l’inclusione, la sostenibilità e il riciclo. “Un progetto decisamente lodevole, di alto valore sociale ed ambientale – spiega Attilio Sommavilla, presidente di SIB – che ci ha permesso non solo di portare anche nel bellunese questo modello di cooperazione e solidarietà tra giovani, ma anche di dare un concreto aiuto ad alcuni studenti con necessità specifiche segnalati dall’istituto. Collaborazione e sinergia sono gli elementi chiave di questa iniziativa, meritevole anche perché unisce aziende idriche pubbliche, del terzo settore e del mondo della disabilità: il nostro ringraziamento, quindi, ad ATS per averci coinvolto e a tutte le persone che hanno contribuito per il prezioso lavoro svolto”. “Siamo orgogliosi di vedere come il progetto FormidAbilmente stia crescendo e trovando nuove applicazioni nei territori vicini. – afferma Fabio Vettori, presidente di ATS – Questa iniziativa rappresenta al meglio lo spirito con cui intendiamo operare: generare valore sociale partendo da ciò che apparentemente non ha più valore. Rigenerare computer dismessi e, allo stesso tempo, offrire opportunità formative e lavorative a giovani con disabilità è un esempio concreto di economia circolare applicata al sociale. Ringraziamo SIB per aver condiviso la nostra visione e tutti i partner coinvolti per aver reso possibile questo nuovo traguardo”. “Ringrazio a nome dei giovani e delle famiglie interessate, innanzitutto SIB per aver supportato il progetto, nonché l’ufficio scolastico provinciale e la dirigente Palazzolo dell’Istituto Comprensivo 1 di Belluno per aver individuato con estrema sensibilità gli studenti con maggiori necessità digitali” commenta Laura Lovisa, Project Manager della rete di cooperative Dream Builders.
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