OGGI alle 11.30 inaugurazione dei nuovi locali che ospiteranno la Digos all’interno dell’Ex Caserma TASSO situata nell’omonima via al civico 20. A tagliare il nastro inaugurale sarà Il Capo della Polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Franco Gabrielli. A poche ore dall’evento il Sap, Sindacato Autonomo di Polizia si esprime con questo comunicato.
“Il Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Franco Gabrielli vedrà questi nuovi locali dove lavoreranno d’ora in poi i poliziotti più anziani in Questura; 51 anni la loro età media, 48 quella degli agenti dell’intera provincia, Gabrielli vedrà l’ex Caserma Fantuzzi, futura “Cittadella della Sicurezza”, in stato di abbandono dal 1997 ed assegnata alla Polizia nel 2010. L’accesso – prosegue la nota del Sindacato Autonomo di Polizia – gli sarà facilitato dall’intervento straordinario (ieri) di sfalcio delle erbacce, così come straordinarie sono state alcune altre pulizie proprio in vista della sua visita; ma solo nei locali e nelle zone dove passerà! Ma questa si sa è una costante da Nord a Sud quando arriva il Capo o altra personalità, non è una novità – afferma il Sap. Il programma – continua la nota del Sindacato Autonomo di Polizia – non prevede la visita ad altri locali utilizzati dai poliziotti, quindi il Prefetto Gabrielli non vedrà la sede della Polizia Postale di via Vittorio Veneto – per la quale è stata confermata la chiusura anche nella riunione al Ministero di due giorni fa – non vedrà la fatiscenza (pareti scrostate e da imbiancare, scotch antispifferi sulle finestre …) dei vari uffici di una Questura priva di celle di sicurezza, non vedrà gli uffici della PASI di via Lungardo, quelli del Personale di Piazzetta Santo Stefano e nemmeno quelli della Stradale, dell’Ufficio Tecnico Logistico e della Sala Operativa di via Col di Lana. Non potrà pertanto, salvo un fuori programma che sarebbe gradito, apprezzare interamente l’effettiva scandalosa situazione logistica della Polizia di Stato – nel 2017 – a Belluno. Una Polizia che nel bellunese dal 2010 ad oggi ha visto l’organico – già carente prima – diminuire di altre 37 unità e che continua a registrare carenze in termini di equipaggiamento (mancano sempre le divise e i caschi sono sempre quelli marci) e deficit di formazione e addestramento del personale. Una Polizia – si legge nella nota del Sap – che in questi giorni ha visto slittare anche il pagamento del “premio produttività” (ridotto del 20% lo scorso anno) per un guasto al Cenaps di cui nessuno sa dare una plausibile spiegazione, tralasciando l’ormai cronico ritardo nella corresponsione degli straordinari e delle indennità per le specialità quali Ferroviaria e Postale. Nella “Sala Bianchi” di viale Fantuzzi, il Capo della Polizia incontrerà il personale ma non le organizzazioni sindacali – riferisce il Sap – forse per questioni di tempo, forse per non sentirsi dire alcune cose che già sa, tra le quali che il riordino delle carriere licenziato con parere favorevole dalle competenti commissioni parlamentari, di cui tra l ‘altro fa parte anche l’On. De Menech, frustra il personale delle Forze di Polizia mortificandone di fatto le aspirazioni di miglioramento. Ecco – conclude la nota della Segreteria provinciale del Sap bellunese – che proprio perché queste cose il Capo già le sa, in quanto sono le stesse da Nord a Sud, auspichiamo riesca lui a far comprendere al Governo che le politiche sulla Sicurezza non si fanno con le parole e i proclami, ma ci vogliono risorse e attenzioni concrete.
Ufficio Stampa Sap Belluno