PETIZIONE POPOLARE
LE FRAZIONI DI LEVEGO-SAGROGNA, CON UNA PETIZIONE POPOLARE DI CIRCA 350 CITTADINI, CHIEDONO LA REALIZZAZIONE URGENTE DI DUE ROTONDE FUNZIONALI ALL’ACCESSO DI LEVEGO ALTA ED ALLA ZONA ARTIGIANALE DI SAGROGNA E LA MIGLIOR SEGNALAZIONE DEI PASSAGGI PEDONALI.
BELLUNO Il rappresentante del controllo di vicinato ha protocollato a Palazzo Rosso la petizione firmata da 350 cittadini circa, residenti, ma anche lavoratori nelle due frazioni, o genitori di bambini iscritti alla scuola materna di Levego. Ciò si è reso necessario per il decennale tergiversare politico nei confronti della viabilità locale, che ha portato alla situazione attuale; la strada è di fatto PERICOLOSA E INADEGUATA! Si rincorrono decine di incidenti all’anno nei due incroci e parecchi tamponamenti in prossimità delle strisce pedonali, alcune volte con gravi conseguenze. L’accesso a Levego alta insiste con un incrocio provvisorio segnalato da “New Jersey”di plastica da una decina d’anni, ed ora in alcuni orari l’uscita è un azzardo. A peggiorare le cose, la chiusura del ponte sul Reggiù di agosto 2018, che costringe la gente diretta o proveniente da Castion a un’uscita sulla provinciale in semicurva con limite a 90 km/h; notare che in un anno e tre mesi non si è nemmeno riusciti a mettere dei cartelli permanenti, ma il ponte rimane chiuso da transenne volanti, precarie e spesso rovesciate dal vento. Entrare e uscire da Sagrogna invece, con il traffico di mezzi pesanti della aziende locali è pericolosissimo per i mezzi che provengono da Ponte Nelle Alpi che sbucano da una semicurva e trovano i bilici in uscita dall’area sottostante. I passaggi pedonali sono spesso semicancellati, poco visibili in una strada dove il traffico è continuo e molto veloce; la scorrevolezza della strada è di per se un fatto positivo, ma per attraversare servono passaggi ben visibili alle auto in colonna. Queste sono le due priorità che noi cittadini di Levego-Sagrogna ci siamo dati, ma il comune è stato sempre assente nei nostri confronti, l’attenzione nei confronti della nostra frazione periferica è ai minimi storici. Penso che mai si sia dovuti ricorrere a una petizione a Levego, stufi di parole che porta il vento che hanno portato a nulla di fatto, NULLA.Abbiamo più volte e in più modi fatto sentire la nostra voce, Comitato frazionale, liberi cittadini, articoli di giornale, hanno fatto arrivare messaggi di scontento, ma nessuno ci ha ascoltato, o meglio hanno solo ascoltato senza poi far nulla. Le scuse sono sempre le stesse: • Stiamo lavorando per un accordo con i privati per l’esproprio dei terreni per le rotonde; • La strada è della Provincia • Non ci sono i soldi. Noi non la pensiamo così: le rotonde altrove sono state fatte, anche sulle strade provinciali laddove il comune era sensibile, i soldi il Comune di Belluno pare averli, fonti certe parlano di 2 milioni di euro di avanzo primario spendibili (speriamo in piccola parte anche per Levego almeno una volta ogni 50 anni), i privati a Sagrogna e Levego sono ben disposti al sacrificio personale (siamo abituati a pagare per nulla) per avere le due rotonde, per la pubblica utilità, (quella di Levego pare averne di spazio di realizzazione senza chiedere praticamente nulla a dire il vero, mentre a Sagrogna c’è un prato ed i proprietari sono disposti a cederlo. Abbiamo letto anche dell’iniziativa, pressochè contemporanea alla nostra, della Lega che ha presentato delle interrogazioni in giunta comunale per i problemi delle nostre frazioni, evidenziando le stesse criticità; segnale questo che l’attenzione nei nostri confronti di Palazzo Rosso è carente e l’inerzia è palese, tanto da chiedere chiarimenti e cosa volessero fare in Comune per noi. Noi non chiediamo cosa, siamo stufi delle parole, chiediamo fatti è un intervento urgente prima di accadimenti gravi.