BELLUNO Una singolarità in quel di Nogarè, la borgata sulla sinistra in direzione di Belluno, di fronte alla rotonda che conduce a Cusighe. Verso la vecchia strada che attraversa il nucleo di case antiche, sulla parete laterale della chiesa di San Giovanni Battista, dove c’è l’ingresso secondario dell’edificio sacro con portale e cornice in pietra: sopra vi è un mezzo occhio e sulla destra una lapide: si tratta della targa commemorativa in pietra dedicata ai Caduti. E qui è la singolarità: dall’elenco – con titolo “Nogarè ai suoi Caduti” – di quanti hanno perso la vita al servizio della Patria si evince che tutti erano orfani di padre! Questo l’elenco dei caduti: per la Grande guerra 1915-18: Da Rolt Vincenzo fu Giacinto; Carlin Giacomo fu Antonio; Fregona Antonio fu Angelo; De Pellegrin Giovanni fu Andrea; De Toffol Francesco fu Giovanni; Fontana Francesco fu Luigi; De Pellegrin Antonio fu Andrea; per la seconda guerra mondiale 1940-45: Bortot Americo Luigi fu Gaetano; Colle Giovanni fu Marino; Fagherazzi Samuele fu Luigi; Paris Attilio fu Francesco; i dispersi: Triches Guglielmo fu Giovanni; Deon Angelo e Deon Vincenzo fu Giuseppe. Nogarè è quartiere di Belluno, a nordest del centro storico della Città del Piave, sulla riva destra del Piave. Il Borgo originale era rappresentato da un gruppo di edifici raccolto attorno alle vie Per Nogarè e Francesco Della Dia ma è da tempo totalmente integrato nella espansione urbana che si registrata negli ultimi lustri. Al centro sorge la chiesa di San Giovanni Battista, del XVII secolo, che fa capo alla parrocchia salesiana di San Giovanni Bosco. In zona vi sono le “Fontane di Nogarè”, importante zona di risorgive lungo il corso del Piave. Di Nogarè, Gigetto De Bortoli, Andrea Moro e Flavio Vizzutti hanno scritto nel giugno del 1984 su “Belluno storia architettura arte” edito dall’Istituto bellunese di ricerche sociali e culturali, diretto dal prof. don Sergio Sacco: “…Faceva parte della Regola di Sargnano e Fiammoi ed indicava con i suoi confini il termine dell’Oltrardo. E’ nominato nella regola del 1431, ma anche in quella del sec. XIV. Situato a quota 374, alcune case si stendono fin quasi sul ciglio del Piave; conserva ancora cortili originali, ma molti sono stati aperti con il rifacimento delle case. Esso si sviluppa intorno alla strada che fa curva verso ovest in direzione di Baldenich…”.
NELLE FOTO (Renato Bona): scorci del centro di Nogarè e in primo piano la chiesa di San Giovanni Battista; la lapide che ricorda i caduti e dispersi delle due guerre.