Un lungo applauso e tante note. Si è chiuso in musica, ieri sera, con il concerto alla media Rocca, l’anno scolastico per gli allievi dell’indirizzo musicale.
Applausi e attestati. Si è chiuso idealmente in musica ieri sera (07.06.2018) l’anno scolastico dei ragazzi dell’indirizzo musicale dell’IC di Feltre. Sul palco dell’aula magna della scuola media Rocca si sono esibiti 50 allievi dei corsi di pianoforte e chitarra sotto la guida dei docenti Isa Carlin, Orazio Longo, Sergio Guadagnini e Fabio Reolon. Esecuzioni solistiche ma anche d’insieme, da Beethoven a Carulli, da Haydn a Chopin passando per Bob Dylan ed Alan Menken, in due ore di musica seguite dal folto pubblico che ha riempito la sala di viale Arnaldo Fusinato. Durante la serata anche la premiazione dei ragazzi che hanno vinto al concorso nazionale “Accordarsi è possibile” svoltosi a maggio a Trento. “L’indirizzo musicale è una realtà importante non solo per la nostra scuola – ha detto la dirigente dell’IC di Feltre, Viviana Fusaro, intervenuta ieri durante la manifestazione – ma per la città stessa e il comprensorio. Un plauso va a questi ragazzi che dedicano ore di studio verso una disciplina, lo strumento musicale, che ha bisogno di una pratica assidua, giornaliera. E un ringraziamento va ai docenti che ogni anno mettono impegno, professionalità e dedizione nell’insegnare agli allievi, tenendo conto, nel fare questo, delle caratteristiche musicali e umane di ogni singolo alunno. Perché la scuola non è una somma di algoritmi, ma è innanzi tutto umanità, coerenza, preparazione, studio, accoglienza, rispetto e convivenza. E in tutto questo la musica c’entra qualcosa”.
“Sentiamoci vicini che ce n’è bisogno, impariamo dai bambini
questo è il loro sogno”: una canzone rap, e un video-clip per raccontare la casa. Premiati gli studenti della media Rocca dell’anno scorso.
Sentirsi vicini perché ce n’è bisogno. Una canzone rap, un video-clip, e un premio: il primo posto quello ottenuto dai ragazzi della terza C dell’anno scorso della scuola media Rocca al concorso delle scuole in rete per un Mondo di Solidarietà e Pace in collaborazione con l’associazione Proprietà Edilizia Confedilizia Belluno, dal titolo “La casa come valore sociale, il rispetto della proprietà e il civismo come bene collettivo: percorsi di formazione e ricerca”. Questa mattina (08.06.2018) il riconoscimento ufficiale al teatro comunale di Belluno, alla presenza della dirigente scolastica, Viviana Fusaro, degli alunni dell’anno scolastico 2016/2017 e degli insegnanti coinvolti nel progetto. “L’idea di farli partecipare a questo concorso – spiegano le docenti Sabrina Zuccolotto e Federica Vairo – si è basata sull’attinenza del tema ai programmi relativi alle discipline d’insegnamento (Italiano, Storia-Cittadinanza e Costituzione, Geografia), l’occasione per motivare i ragazzi all’apprendimento, facendo leva sui loro interessi, utilizzando metodologie educative che ne facilitano il compito (tramite la ricerca/sperimentazione, l’apprendimento cooperativo). L’idea di produrre un testo di una canzone è partita da loro, appassionati di musica, in particolare rap”. Un lavoro realizzato in collaborazione con i docenti Giovanni Vanz e Oronzo Mannarini, per la registrazione audio e le riprese/montaggio video. Quattro mesi, il tempo impiegato per completare il prodotto che ha avuto come fonti la Costituzione italiana, la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, l’Enciclica Laudato Sì di Papa Francesco, Internet, un archivio personale, e quello del Soccorso Alpino, mass media. “Un lavoro di classe – dice la dirigente scolastica Viviana Fusaro – che valorizza il gruppo e i talenti di ciascuno puntando su concetti per noi fondamentali come la solidarietà e la convivenza civile. Temi che sono alla base di ogni disciplina. La volontà di mettersi in gioco, la disponibilità di alcuni insegnanti a collaborare, e l’entusiasmo dei ragazzi, hanno reso possibile la realizzazione di questo prodotto multimediale che ci rende fieri e orgogliosi”. Qui di seguito il testo della canzone: “Sentiamoci vicini” che ha vinto il primo premio al concorso “La casa come valore sociale, il rispetto della proprietà e il civismo come bene collettivo: percorsi di formazione e ricerca”.
Sentiamoci vicini che ce n’è bisogno
impariamo dai bambini
questo è il loro sogno.
Essere più buoni un’armonia di suoni
essere più onesti non servono pretesti.
La nostra speranza è l’ultima a morire
rabbia e rancore lasciamoli partire.
La strada è ancora lunga ce la possiamo fare
tutti quanti uniti dobbiamo camminare.
La casa di oggi ha il bagno all’interno
guarda la fortuna che abbiamo adesso
quella di ieri lo aveva all’esterno
pensa chi doveva andarci d’inverno.
I ricchi con la villa
sono soli come i cani
servono nel mondo più contatti umani.
Apparecchi innovativi
attivati con lo smartphone
le case dei ricchi come su ArCon.
Sentiamoci vicini che ce n’è bisogno
impariamo dai bambini
questo è il loro sogno.
Essere più buoni un’armonia di suoni
essere più onesti non servono pretesti.
La nostra speranza è l’ultima a morire
rabbia e rancore lasciamoli partire.
La strada è ancora lunga ce la possiamo fare
tutti quanti uniti dobbiamo camminare.
Le baracche di lamiera
in periferia
gira la moneta
voglio andare via.
La Costituzione
non serve più a niente
diritti negati,
il destino della gente.
Ci sono molte discriminazioni
sembra purtroppo una regola di Stato
usciamo dalle nostre abitazioni
ignorando l’uomo appena passato.
Sentiamoci vicini che ce n’è bisogno
impariamo dai bambini
questo è il loro sogno.
Essere più buoni un’armonia di suoni
essere più onesti non servono pretesti.
La nostra speranza è l’ultima a morire
rabbia e rancore lasciamoli partire.
La strada è ancora lunga ce la possiamo fare
tutti quanti uniti dobbiamo camminare.
Il mondo è la nostra casa comune
molti ancora non lo sanno
qualcuno pensa di essere immune
a tutte le regole che ci stanno.
Le case crollano per il terremoto
le persone disorientate
sentono dentro un grande vuoto
di tutto ciò che avevano resta ben poco.
Sentiamoci vicini che ce n’è bisogno
impariamo dai bambini
questo è il loro sogno.
Essere più buoni un’armonia di suoni
essere più onesti non servono pretesti.
La nostra speranza è l’ultima a morire
rabbia e rancore lasciamoli partire.
La strada è ancora lunga ce la possiamo fare
tutti quanti uniti dobbiamo camminare. (2)