AGORDINO LACERATO
 “ULSS CHE TRADISCE LE PROMESSE, CONFERENZA DEI SINDACI LE CUI DECISIONI SONO CARTA STRACCIA, IL PRESIDENTE DELL’UNIONE MONTANA (foto) ETICHETTATO COME PONZIO PILATO E I FONDI DI CONFINE CHE SPACCANO UNA VALLATA” Sono alcuni dei concetti espressi l’altra sera in Unione Montana. De Bernardin per il sì a sistemare il Pronto Soccorso, alcuni sindaci si sentono presi in giro…
“ULSS CHE TRADISCE LE PROMESSE, CONFERENZA DEI SINDACI LE CUI DECISIONI SONO CARTA STRACCIA, IL PRESIDENTE DELL’UNIONE MONTANA (foto) ETICHETTATO COME PONZIO PILATO E I FONDI DI CONFINE CHE SPACCANO UNA VALLATA” Sono alcuni dei concetti espressi l’altra sera in Unione Montana. De Bernardin per il sì a sistemare il Pronto Soccorso, alcuni sindaci si sentono presi in giro…nel servizio di GIANNI SANTOMASO i sindaci pro e i sindaci contro
PRONTO SOCCORSO: “NON SOLO MURA NUOVE, MA SERVIZI E RISORSE UMANE”, L’INTERVENTO DEL SINDACO SILVIA TORMEN
 AGORDO L’altra sera il sindaco di Taibon Silvia Tormen non ha partecipato al dibattito sulla sanità agordina, ai microfoni di RADIO PIU spiega la motivazione “Non sapevo che l’intervento di De Bernardin era dedicato all’ospedale, piuttosto pensavo fosse riferito al consiglio regionale in Marmolada  e formalmente non mi sembra sia corretto quanto accaduto e che i colleghi si siano fermati a dibattere sul tema lo reputo sconveniente”.
AGORDO L’altra sera il sindaco di Taibon Silvia Tormen non ha partecipato al dibattito sulla sanità agordina, ai microfoni di RADIO PIU spiega la motivazione “Non sapevo che l’intervento di De Bernardin era dedicato all’ospedale, piuttosto pensavo fosse riferito al consiglio regionale in Marmolada  e formalmente non mi sembra sia corretto quanto accaduto e che i colleghi si siano fermati a dibattere sul tema lo reputo sconveniente”.
A RADIO PIU’ IL SINDACO DI TAIBON SILVIA TORMEN E LE PERPLESSITA’ CIRCA LE RIFLESSIONI DEI PRIMARI DELL’OSPEDALE DI AGORDO RIFERITE AL DOTTOR CESARE DAL BO 
LE DIRETTE DIFFERITE DI RADIO PIU
 AGORDO Ristrutturazione del Pronto Soccorso di Agordo e contributo di 2,5 milioni dei fondi di confine a fronte di un cofinanziamento della Ulss1 pari a 500 mila euro. Contributo da concedere oppure no? I sindaci dell’Agordino ancora non hanno deciso ma la scadenza (30 settembre) è alle porte. Ieri sera oltre un’ora di dibattito dopo la lettura del documento da parte del sindaco di Rocca Pietore Andrea De Bernardin, scritto dal dottor Cesare Dal Bò che ha chiesto il parere a 3 primari dell’ospedale di Agordo.
AGORDO Ristrutturazione del Pronto Soccorso di Agordo e contributo di 2,5 milioni dei fondi di confine a fronte di un cofinanziamento della Ulss1 pari a 500 mila euro. Contributo da concedere oppure no? I sindaci dell’Agordino ancora non hanno deciso ma la scadenza (30 settembre) è alle porte. Ieri sera oltre un’ora di dibattito dopo la lettura del documento da parte del sindaco di Rocca Pietore Andrea De Bernardin, scritto dal dottor Cesare Dal Bò che ha chiesto il parere a 3 primari dell’ospedale di Agordo.
Contrari a concedere il contributo quei sindaci che non credono più nell’Istituzione Regione-Ulss1 per le promesse disattese (laboratorio analisi). Favorevoli i sindaci che propendono per dare comunque il contributo anche senza precise garanzie sul futuro dell’ospedale. Il problema è solo il laboratorio analisi? O forse la paura come peraltro rimarcato anche nei giorni scorsi da autorevoli fonti che l’ospedale vada verso la chiusura per la mancanza di adeguate professionalità e non certo di “clienti” perché nell’Agordino per lunghi periodi dell’anno sono presenti anche tanti turisti, gli stessi che prima di scegliere la mèta della vacanza s’informano, soprattutto su cosa offre la valle, presidi sanitari compresi.
LUNEDI SERA DALLE 20.30 IL DIBATTITO SULL’OSPEDALE DI AGORDO IN SALA DON TAMIS A MARGINE DEL CONSIGLIO DELL’UNIONE MONTANA AGORDINA. INTERVERRANNO I SINDACI: ANDREA DE BERNARDIN, FABIO LUCHETTA, FLAVIO COLCERGNAN, SISTO DA ROIT, LEANDRO GRONES, MAURO SOPPELSA, GIANLUCA GAIARDI, MICHELE COSTA, BRUNO ZANVIT, SIRO DE BIASIO, GIOVANNI DEON.
L’OPINIONE DEL DOTTOR CESARE DAL BO’, GIA’ RESPONSABILE DELLA RADIOLOGIA AD AGORDO
Lo scorso 12 settembre su facebook scriveva “Sto pensando alla polemica tra i 16 sindaci dell’Agordino relativa all’ospedale di Agordo.Siamo meno di 20.000 abitanti e abbiamo 16 sindaci (mediamente 1 sindaco ogni 1250 persone) che non riescono a trovare una linea di condotta univoca su un problema urgente come quello della ristrutturazione del pronto soccorso. Con tutto il rispetto per le opinioni di ciascuno mi verrebbe da chiuderli in conclave finchè non trovano una proposta maggioritaria da portare avanti.”
 “Ho partecipato al Consiglio dell’UMA incerto fino all’ultimo momento per la difficoltà di raggiungere il numero legale (non mi faccio meraviglia che i delegati non partecipino a Consigli così poco interessanti) aspettando che si parlasse del problema più importante che in questo momento interessa la vita della nostra piccola comunità agordina: la destinazione di fondi di confine per la ristrutturazione del Pronto Soccorso  e del piano primo del monoblocco ospedaliero. Finalmente ho respirato un pò di “politica”. Diversi convenuti, in modo garbato e democratico, hanno espresso i loro pareri in merito evidenziando comunque una spaccatura che non riguarda il merito ovvero la necessità di provvedere alla ristrutturazione dell’ospedale contribuendo finanziariamente con fondi  di confine,  ma il modus operandi della controparte (USL e REGIONE) che non si stanno comportando come ci si aspetterebbe (e di questo ne terremo conto). Fortunatamente sembra che ci si avvii verso una soluzione se non unanime almeno maggioritaria. Sta alla Stampa e a Radiopiù incalzare i nostri rappresentanti perchè nel più breve tempo possibile indicano  un Consiglio di Comunità dove decidere a maggioranza con voto palese per il sì o per il no. Diversamente farebbero bene a chiudere “bottega”  sapendo che, così facendo, mettono a repentaglio anche ciò che resta del nostro  ospedale”.
“Ho partecipato al Consiglio dell’UMA incerto fino all’ultimo momento per la difficoltà di raggiungere il numero legale (non mi faccio meraviglia che i delegati non partecipino a Consigli così poco interessanti) aspettando che si parlasse del problema più importante che in questo momento interessa la vita della nostra piccola comunità agordina: la destinazione di fondi di confine per la ristrutturazione del Pronto Soccorso  e del piano primo del monoblocco ospedaliero. Finalmente ho respirato un pò di “politica”. Diversi convenuti, in modo garbato e democratico, hanno espresso i loro pareri in merito evidenziando comunque una spaccatura che non riguarda il merito ovvero la necessità di provvedere alla ristrutturazione dell’ospedale contribuendo finanziariamente con fondi  di confine,  ma il modus operandi della controparte (USL e REGIONE) che non si stanno comportando come ci si aspetterebbe (e di questo ne terremo conto). Fortunatamente sembra che ci si avvii verso una soluzione se non unanime almeno maggioritaria. Sta alla Stampa e a Radiopiù incalzare i nostri rappresentanti perchè nel più breve tempo possibile indicano  un Consiglio di Comunità dove decidere a maggioranza con voto palese per il sì o per il no. Diversamente farebbero bene a chiudere “bottega”  sapendo che, così facendo, mettono a repentaglio anche ciò che resta del nostro  ospedale”.





