Facchin suor Ester (Maria), De Vettor padre Remigio, Grones suor Agnese, Trento Padre Aldo, Ronchi suor Sira, Rocchi suor Giovanna, Tabacchi suor Giuditta, De Tomaso padre Giuseppe e Saviane suor Giulia. Sono i nove missionari – su 76 complessivi – che, nati od originari di zone della diocesi di Belluno-Feltre, operano o hanno operato fuori dall’Italia, in varie zone del mondo e in questo mese di gennaio hanno festeggiato o festeggeranno il compleanno. La parte del leone spetta agli agordini: 3 su 9, seguiti da due cadorini di Calalzo, due feltrini di Lamon e Sovramonte, un pontalpino ed un’alpagota. A questi nove e a tutti i loro colleghi, oltre all’affettuoso augurio un sincero sentimento di gratitudine per la loro preziosissima attività. Vediamo, in sintesi, chi sono, aiutati dal libro “Le nostre sorgenti 2017. I nostri missionari nel mondo” edito dal Centro missionario diocesano di Belluno-Feltre diretto da don Luigi Canal.
FACCHIN SR. ESTER (MARIA), Missionaria di Maria Bambina, è nata a Lamon il 4 gennaio 1933; dal 1975 missionaria in diverse comunità del Brasile. Ha avuto modo di sottolineare, fra l’altro, che “…Lavorare con i giovani è una sfida, bisogna, infatti, saper sempre ricominciare, presentando valori, entusiasmo, iniziative e momenti di preghiera. Ultimamente, ci stiamo orientando verso una catechesi familiare, perché quello che più ci sta a cuore è arrivare ad una evangelizzazione solida, concreta, cosciente e convinta, soprattutto dei bambini e dei giovani…”.
DE VETTOR P. REMIGIO, Missionario Guanelliano, nato a Cadola di Ponte nelle Alpi il 6 gennaio 1939; dal 1968 missionario a Porto Alegre (RS), Itaguai (RJ), Caxias (RJ); da vent’anni vive a Salgueiro (PE), nel nord-est del Brasile. Ricorda: “…Ho passato ben 12 anni nella periferia di Rio de Janeiro e nella malfamata Baixada Fluminense, in mezzo al popolo umile ed emarginato. Ho scoperto la povertà estrema delle favelas e la bellezza interiore della maggioranza di chi vi abita. Ho soccorso centinaia di bambini, tirandoli fuori dalla strada e aprendo loro nuovi orizzonti, attraverso l’educazione scolastica e professionale. Ho sentito sulla pelle la terribile realtà della violenza, dell’insicurezza, dell’impunità. La missione sognata non era più avventura entusiasmante, ma cruda realtà di oppressione e ingiustizia…”.
GRONES SR. AGNESE, Missionaria Figlia di San Paolo, nata a Pieve di Livinallongo del Col di Lana il 10 gennaio 1942; dal 1969 al 1979 missionaria in Canada e quindi in Pakistan, dove vive attualmente, assistendo i poveri della capitale. Ha avuto modo di spiegare: “…L’amore mi spinge, la fede mi sostiene. È la fede che rende possibile un cammino arduo e buio. È durissimo convivere con mentalità diverse, lingue complesse, religioni assolutiste come l’Islam. La fede è la benzina per il motore, che non si logora, solo perché è Lui che conduce la barca della mia vita…”. TRENTO P. ALDO, della Fraternità Sacerdotale dei Missionari di S. Carlo Borromeo, nato a Faller di Sovramonte il 12 gennaio 1947; sacerdote in Paraguay dal 1989, dove svolge diverse attività sociali in favore dei bambini della strada, della gente abbandonata. Ha costruito un poliambulatorio, una scuola, ha organizzato due cooperative (una che raffina e vende il miele del deserto del Chaco e l’altra fabbrica e vende detersivi). È impegnato non solo nell’ambito parrocchiale, ma nella scuola, nell’ospedale, nelle attività con i campesinos. Porta avanti la clinica per malati terminali, poveri, affetti da Aids, cancro e una scuola per bambini poveri. Ha avuto modo di testimoniare. “… Il santuario dei Martiri di Cateura. Cateura è l’immondezzaio di Asunción. In questo quartiere, in cui vivono milioni di esseri umani, raccogliendo e mangiando ciò che trovano fra i rifiuti, i rifiutati della città hanno fatto un capannone, chiamato il Santuario dei Martiri di Cateura. Chi sono i martiri di Cateura? Sono i neonati che giornalmente escono dalle immondizie, e che questi poveracci raccolgono, lavano, e danno loro una onorata sepoltura…”.
RONCHI SUOR SIRA, nata a Vallada Agordina il 12 gennaio 1956; inserita in un progetto di animazione sanitaria legato ai Missionari Oblati di Maria Immacolata, partì per il Ciad come missionaria laica, nella zona meridionale ai confini con il Camerun, alla fine del 1980, rimanendovi fino al 1985. Divenne poi suora carmelitana a Verona, città dove risiede attualmente.
ROCCHI SR. GIOVANNA, Missionaria Saveriana, nata a Calalzo di Cadore il 18 gennaio 1943; dal 1982 missionaria nello Zaire in una comunità per il recupero degli handicappati. Attualmente è ad Uvira, in Congo, in una città lungo il lago Tanganika, a 25 km da Bujumbura, la capitale del Burundi. Una sintesi della sua testimonianza: “… il tasso di mortalità infantile sta aumentando: quasi 4 bambini su 10 non hanno la fortuna di festeggiare il loro secondo compleanno. Inoltre più del 70 per cento dei bimbi presenta segni di malnutrizione. E che dirvi della situazione socio-politica? È sempre molto precaria. Continuano rappresaglie, attacchi alle case con incendi, uccisioni, stupri, spostamenti di persone. Anche a Luvungi abbiamo avuto parecchi sfollati. Da un po’ di tempo a questa parte anche la Chiesa è presa di mira perché sta dalla parte della verità e della giustizia, in difesa di chi non ha voce…”.
TABACCHI SR. GIUDITTA, Missionaria Saveriana, nata a Calalzo di Cadore il 22 gennaio 1943; missionaria in Brasile dal 1978 al 1992. Rientrata in Italia, attualmente presta servizio nella comunità di Ceggia. Ha spesso sottolineato: “… Ho imparato tanto dalla gente dei fiumi e della foresta, dove il silenzio aiuta a diventare saggi, la gente, tra l’altro, mi ha insegnato che l’importante è ‘quello che sono, non quello che faccio’, quasi a confermare che la pazienza è frutto del fidarci di Dio. Lui, sempre davanti, ci chiama alla vita, ci chiama a donarla per la missione; Lui cambia i cuori, le situazioni, la storia. Noi missionari, tante piccole stelle che aiutano nella notte, convinti però che solo guardando al ‘Sole’ vivremo e saremo luce”.
DETOMASO P. GIUSEPPE, Missionario Comboniano, nato a Pieve di Livinallongo del Col di Lana il 31 gennaio 1942, missionari iin Etiopia dal 1972; ha operato nel vicariato di Awasa: nelle missioni di Dilla, come direttore della scuola e coadiutore, Arramo, come superiore e parroco, Galcia, nella Scuola Comboni ad Awasa, a Dongora, Tullo e Arosa. Attualmente opera nella nuova parrocchia di Arosa. Ha avuto modo di dire fra l’altro: “…“…problemi di età, di salute e di cultura diversa rendono la vita comunitaria e apostolica non sempre facile. C’è bisogno di tanto lavoro di lima e di pazienza… A me sembra che manchi una politica che affronti radicalmente i problemi endemici della fame, e che vada oltre alla semplice distribuzione di viveri. Qui siamo infestati dalla malaria, che fa molte vittime, il più delle volte per mancanza di medicine o di ricovero in ospedale. Purtroppo molto poveri, anche in caso di serie malattie, non possono fare altro che raccomandarsi alla volontà di Dio. A loro, noi diamo aiuto..”.
SAVIANE SR. GIULIA VINCENZA (MARIA), Missionaria della Consolata, nata a Fossalta di Piave il 31 gennaio 1936 da famiglia bellunese dell’Alpago; partita nel 1965 per la Tanzania, prima a Makambako, dove ha vissuto per quattro anni, lavorando al dispensario e al Maendeleo, una scuola progresso per giovani. Ha operato per un anno nella missione a Ujewa, poi affidata alle suore africane; ad Ikonda fino al 1976, poi per tre anni a Kibao, ha iniziato in seguito la sua attività di tecnico del laboratorio analisi nel dispensario diocesano di Iringa dove 14 missioni facevano riferimento per procurarsi i medicinali. Tornata ad Ikonda nel 1986, ha fondato una scuola di laboratorio, ed i progetti sono in continua espansione. La sua testimonianza: “…Abbiamo aperto una forma di Caritas, con distribuzione di cibo: olio, farina, fagioli, riso, latte, zucchero, ecc. Ci stanno a cuore gli orfani, le nonne, la formazione dei giovani attraverso borse di studio e sostentamento. C’è inoltre bisogno di scuola di arte e mestieri, per cercare e dare lavoro. I giovani sono assetati di studiare. Seguiamo anche il catechismo e l’aiuto parrocchiale e ancora tante e tante altre iniziative”.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro del Centro Missionario di Belluno-Feltre): il direttore Canal e quindi: Facchin, De Vettor, Grones, Trento, Rocchi, Tabacchi, Detomaso, Saviane.