Riceviamo la presa di posizione della Consulta Ladina, Comuni e Unioni Ladine di Colle Santa Lucia, Cortina D’Ampezzo e Livinallongo.

Egregio Signor Sindaco, abbiamo letto e ascoltato con profondo dispiacere quanto da Lei affermato in merito alle istanze referendarie espresse dai cittadini dei tre comuni ladini storici riguardo il passaggio alla Regione Trentino-Südtirol. Le ricordiamo che, nell’ottobre del 2007, il 78,87% della popolazione di queste tre comunità chiese in modo democratico, tramite Referendum Costituzionale, il distacco dei Comuni di Cortina d’Ampezzo, Livinallongo del Col di Lana e Colle Santa Lucia dalla Regione Veneto e la loro aggregazione alla Regione Autonoma Trentino-Südtirol. Lei è assolutamente libero di esprimere le Sue considerazioni sul Veneto e sulla vicinanza della comunità rocchesana ad esso, ma riteniamo scorretto e inopportuno intervenire sulla questione minacciando addirittura di “mettere i bastoni fra le ruote” a coloro che in modo democratico rivendicano un loro diritto sancito dalla Costituzione e che nulla hanno a che fare con il Comune da Lei amministrato. É evidente che Lei non ha la sensibilità culturale e identitaria che invece lega in modo inequivocabile noi ladini storici al Südtirol con il quale abbiamo condiviso secoli e secoli di storia; legame che sta alle base delle innumerevoli istanze popolari volte a mettere fine alla tripartizione fascista del 1923, che sono iniziate e proseguite ben prima dell’approvazione dello Statuto di Autonomia e che si basano quindi principalmente su questioni storico-culturali, piuttosto che solo su ragioni economiche come spesso si vuol far credere. Auguriamo tuttavia a Lei e alla Sua comunità tutto il meglio per il futuro, chiedendoLe però di non interferire sul destino e sul futuro delle comunità contermini che hanno ben chiaro il loro obiettivo e che certamente non cambieranno idea sulla proprie richieste.

DAI NOTIZIARI PRECEDENTI: DANILO DEMATTINA DA LIVINALLONGO, PAOLO FRENA DA COLLE SANTA LUCIA