E mentre dalla Regione si ufficializzanogli investimenti e le promesse mantenute per l’Ospedale Codivilla Putti di Cortina, precisando che non si tratta di operazione elettorale, nell’Agordino arriva la notizia che all’Ospedale di Agordo il laboratorio analisi dipenderà dalla strumentazione Poct.. A dicembre a Padova tutti bravi a stringersi la mano e il giorno dopo sui giornali le promesse che ora non vengono matenute. Il gruppo sanità dell’Agordino al pari, potrà comunque non rispettare i patti privandosi di 2,5 milioni dei fondi di confine per la ristrutturazione del Pronto Soccorso e la popolazione sta con i sindaci
IL COMUNICATO DEL GRUPPO DI LAVORO DELL’UNIONE MONTANA AGORDINA DI OGGI
Il 2 di febbraio il gruppo di lavoro ha incontrato a Belluno la Direzione Strategica dell’ Ulss Dolomiti per pianificare tempi e modi di reintegro del laboratorio analisi, a seguito dell’accordo raggiunto a Padova in Azienda Zero il 18 dicembre scorso. Durante l’incontro abbiamo richiesto alla Direzione, presente anche Gidoni, di sottoscrivere un protocollo d’intesa sulla riattivazione del servizio in questione, per poter così liberare la firma della convenzione regolante il finanziamento del pronto soccorso dell’ospedale di Agordo. Ci è stato risposto che la Direzione non avrebbe di certo sottoscritto un protocollo impegnandosi oltre la propria competenza e che una volta ricevuto il parere da parte della CRITE saremmo stati messi al corrente dei contenuti. Ebbene, il parere è arrivato e non fa nessun riferimento alla riattivazione del laboratorio analisi, bensì ai P.O.C.T. e al personale che dovrà occuparsi del loro utilizzo. La scenario, dunque, è diametralmente opposto rispetto a quanto concordato a Padova, come infatti riportava la stampa del giorno successivo al nostro incontro in Azienda Zero, senza che mai sia giunta una smentita pubblica da parte della Direzione e della Regione sui contenuti da noi riferiti ai giornali. A questo punto non ci resta che provare a capire con la Regione cosa sia accaduto in questi due mesi tanto da ribaltare un accordo preso e poi decideremo definitivamente sul finanziamento del pronto soccorso.
L’ARTICOLO DOPO L’INCONTRO DI PADOVA su informazioni del gruppo di lavoro sanita’ agordino
RADIOPIU_NOTIZIARIO_18 DICEMBRE 2017 Nessun braccio di ferro a Padova tra il gruppo sanità in seno all’Unione Montana Agordina, convocato dalla direzione strategica presente con il direttore Adriano Rasi Caldogno e collaboratori, Domenico Mantoan (responsabile della programmazione e controllo per le strutture affarenti all’Area Sanità) e il consigliere regionale Franco Gidoni. Piuttosto dall’incontro gli amministratori agordini sono usciti con la consapevolezza che collaborare si può ed anche essere ascoltati. Regione e Direzione Strategica hanno chiarito che il laboratorio analisi tornerà ad essere operativo ad Agordo alla faccia del tanto decantato Poct, lo strumento per le analisi del sangue fai da te. Non solo, grazie al lavoro socialmente utile sarà riaperto lo sportello di radiologia ed è già disegnato anche il futuro per l’ospedale di comunità, al primo piano dell’ospedale con 20 posti letto. Quello che chiedeva il gruppo di lavoro portato tra l’altro all’attenzione di tutti i consigli comunali con un apposito ordine del giorno è stato concesso. I sindaci avevano minacciato che non avrebbero messo a disposizione i 2,5 milioni dei fondi di confine se l’ospedale avesse perso ulteriori servizi.
“Abbiamo ottenuto quanto la maggioranza dei sindaci agordini auspicava – dice Silvia Tormen sindaco di Taibon e portavoce del gruppo sanità – ovvero che il finanziamento per la ristrutturazione del pronto soccorso sia collegato ad una garanzia che gli attuali servizi esistenti non vengano cancellati, compreso il laboratorio analisi. Difronte a questa prospettiva abbiamo avuto la conferma della riattivazione del servizio con i primi mesi dell’anno con 3 tecnici e la collaborazione dell’ospedale di Belluno. Siamo soddisfatti perché da gennaio riaprirà lo sportello di radiologia e sarà attivata in futuro anche la fisioterapia e riabilitazione unitamente all’ospedale di comunità, mentre la Medicina rimane al terzo piano”.
La pianura ha quindi capito le richieste del territorio di montagna, soddisfatto anche il presidente dell’Unione Montana “Assolutamente si – dice Fabio Luchetta – abbiamo raggiunto un buon accordo. L’incontro a Padova ha dimostrato la voglia di collaborare anche mettendo mano al portafoglio, mi auguro che questo possa continuare per il miglioramento del servizio, magari anche con la prossima area vasta dei fondi di confine. Ringrazio il gruppo di lavoro per l’impegno e anche per aver trovato il tempo perdendo una giornata di lavoro di scendere all’incontro nella città patavina”.
ARTICOLO DEL 25 GENNAIO 2018
RADIOPIU_NOTIZIARIO_25 GENNAIO 2018 Ad Agordo il sangue dei pazienti passa ancora per l’apparecchiatura Poct, il laboratorio analisi è pertanto rigorosamente chiuso in attesa delle decisioni della Ulss1 Dolomiti. A fine anno il gruppo di lavoro sanità in seno all’Unione Montana all’incontro di Padova aveva strappato molto più di una promessa, ovvero la certezza della riapertura del laboratorio analisi con le stesse macchine trascolate a Belluno e che dovranno fare ritorno nell’Agordino. Dall’incontro nella città patavina ad oggi nessun mezzo della Ulss1 Dolomiti ha lasciato i magazzini dell’ospedale di Belluno per riportare ad Agordo l’apparecchiature tolta dall’ex laboratorio analisi prima di Natale.
“E’ vero – conferma il sindaco di Taibon Silvia Tormen portavoce del gruppo di lavoro – ma per ora non c’è nessuna novità e per questo abbiamo chiesto un incontro al direttore Adriano Rasi Caldogno affinché allo stesso tavolo si possa definire un cronoprogramma”.
Quindi nulla s’è mosso?
“Che io sappia no. Era stato detto che sarebbe stato necessario qualche mese e che però da metà gennaio sarebbe partita per la Regione una lettera con la richiesta di poter assumere le necessarie nuove figure professionali per il laboratorio analisi. Questo era stato detto a Padova”.
Da allora?
“Dall’Unione Montana una decina di giorni fa è partita la lettera inviata a Rasi Caldogno per la richiesta di un incontro e poter definire quali tempi serviranno e che cosa la Ulss1 intenda fare”.
Laboratorio analisi da riaprire direttamente proporzionale alle famose firme per destinare i 2 milioni e mezzo dei fondi di confine alla ristrutturazione del pronto soccorso?
“Le due cose sono legate, certo. Per questo è importante trovarci per lavorare in modo sereno e collaborativo”.
Un laboratorio analisi che torna, un pronto soccorso da ristrutturare e i volontari ambulanza alle prese con la mancanza di risorse umane per coprire i turni.
“Stiamo lavorando attorno a questo tema ci siamo già incontrati alcune vole – dice Silvia Tormen – anche per questo abbiamo chiesto un incontro alla direzione strategica. Dal presidente della Croce Verde Valbiois Stefano Murer, abbiamo avuto tutte le indicazioni utili sul problema che stiamo analizzando e affrontando sia sul piano operativo di organizzazione del servizio ma anche sul piano normativo e giuridico”.
OGGI DALLA REGIONE PER CORTINA
SANITA’: OK GIUNTA REGIONALE A LINEE GUIDA BANDO PER GESTIONE CODIVILLA-PUTTI DI CORTINA. ASSESSORE REGIONE. “TUTTE PROMESSE MANTENUTE COMPRESA OSTEOMIELITE”. LAVORI PER 35 MILIONI
VENEZIA “Su Cortina e sul suo ospedale si sta realizzando una programmazione strategica che i più non possono nemmeno immaginare, con investimenti ingenti, che non saranno gli ultimi, perché in prospettiva c’è l’ambizione di diventare un centro di riferimento nazionale”. Lo dice il presidente della Regione del Veneto, dopo l’approvazione, avvenuta nella seduta di Giunta di Oggi, della delibera che fissa le linee guida per la redazione del bando nel procedimento di scelta dell’operatore privato-accreditato al quale affidare la gestione dell’Ospedale Codivilla Putti di Cortina. “Non è una buona notizia elettorale – tiene a precisare il Governatore – ma il frutto del lavoro di mesi e mesi che sta portando i frutti attesi, realizzato peraltro nello scetticismo diffuso di chi si ostinava a non credere agli impegni che avevamo preso”. “In questo caso – aggiunge il presidente della Regione – si va anche oltre la rinascita di un’eccellenza sanitaria, perché il cammino punta alla piena efficienza per i mondiali di Cortina 2021, che potranno contare anche su un presidio sanitario importante e modernizzato”.“Questo investimento sulla sanità di Cortina – conclude – è importante, ma non è l’unico realizzato, programmato, messo in cantiere per l’intero territorio bellunese”.