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Posta in giacenza e sicurezza a rischio: nuova chiamata ai Carabinieri ad Agordo
Uffici postali di Agordo e Alleghe finiscono al centro di una denuncia formale per interruzione di pubblico servizio. A presentarla è Adriano Musolino, funzionario sindacale della CGIL di Belluno, che segnala una situazione critica protratta dall’inizio del 2025. La cronica carenza di personale addetto al recapito avrebbe causato l’accumulo di decine di chili di corrispondenza non consegnata, con pesanti ricadute anche sulla sicurezza dei locali per l’ingombro degli spazi. Nei giorni scorsi sono stati effettuati sopralluoghi con rilievi fotografici. Ieri mattina Musolino ha nuovamente chiamato i Carabinieri anche ad Agordo. «Non voglio limitarmi alla denuncia – spiega – ma che le Forze dell’Ordine siano testimoni dirette di ciò che vedo. Così nessuno potrà dire che esagero, come spesso si dice dei sindacalisti». Secondo quanto riferito, la situazione peggiora durante ferie e malattie, quando non viene inviato personale di sostituzione. In alcuni casi si arriverebbe ad accumulare fino a 100 chili di pacchi al giorno. Musolino annuncia inoltre una nuova segnalazione allo Spisal per verificare le condizioni di sicurezza. Intanto ha sporto querela nei confronti di Poste Italiane S.p.A., chiedendo l’accertamento delle responsabilità e il ripristino immediato di un servizio essenziale per i cittadini.
Signor Musolino, come ad Alleghe l’altra mattina anche oggi ha chiamato i Carabinieri, di Agordo in questo caso, perchè? “Perchè non voglio limitarmi a formalizzare la denuncia come ho già fatto ad Alleghe e come farò ad Agordo, ma voglio che le Forze dell’Ordine siano testimoni di quello che vedo io, che poi non si dica che sono un esagerato, il solito sindacalista…” E’ un fiume in piena Adriano Musolino della Slg Cgil Belluno, ieri mattina ha chiamato i Carabinieri perché a suo dire nell’ufficio postale di Agordo ci sono cumuli di posta, con problemi di sicurezza e sul lavoro per i dipendente. “Farò di nuovo richiesta di intervento allo Spisal, affincheè i tecnici tornino ad Agordo a sincerarsi delle condizioni dell’ufficio” ha concluso il sindacalista.
mirko mezzacasa
ARCHIVIO RADIOPIU 27 NOVEMBRE 2025
DENUNCIA SU SICUREZZA E CARICHI AL CENTRO POSTALE DI ALLEGHE
ALLEGHE
Adriano Musolino, della SLC CGIL Belluno, è pronto a formalizzare una nuova denuncia sulla situazione del centro postale di Alleghe, dopo l’intervento, stamane, dei Carabinieri di Caprile. Si tratta della seconda segnalazione formale dopo quella già presentata ad Agordo, che aveva richiamato l’attenzione anche dei tecnici dello Spisal.
Al centro della denuncia, i problemi legati alla movimentazione dei carichi e agli spazi ormai saturi di pacchi, corrispondenza e raccomandate. Secondo Musolino, le condizioni operative sono diventate critiche e rischiose per i lavoratori, oltre a creare disservizi per gli utenti.
Con l’atto formale, il sindacalista intende portare la questione anche all’attenzione dell’Agcom, che – spiega – riceve segnalazioni sulla situazione da almeno un paio d’anni.
«È un problema di bacino – afferma Musolino – e chi ne paga le conseguenze sono i postini, ma anche i
contribuenti».
E negli uffici di Agordo ed Alleghe? Situazione di grave criticità negli spazi di lavoro: sacchi colmi di posta accumulati nei corridoi, pacchi ammassati sul pavimento, scatoloni che ostruiscono i passaggi, postazioni di lavoro circondate da materiale in attesa di smistamento. Gli ambienti appaiono saturi di corrispondenza, con spazi ridotti al minimo per muoversi in sicurezza. Si nota chiaramente come la movimentazione dei carichi avvenga in condizioni difficili, tra ostacoli e ingombri continui, con evidenti rischi per la salute e l’incolumità degli operatori. Le uscite e i varchi di passaggio risultano parzialmente bloccati, mentre i sacchi e i pacchi si accumulano anche davanti ai locali di servizio. Uno scenario che rende tangibili le segnalazioni sindacali: non si tratta di disordine occasionale, ma di una congestione strutturale degli spazi, che mette sotto pressione i lavoratori e rallenta inevitabilmente il servizio ai cittadini. Le foto restituiscono l’immagine di un sistema al limite, dove l’emergenza operativa sembra diventata quotidianità. Il sindaco di Alleghe, Danilo De Toni, sottolinea invece che gli spazi dell’ufficio postale sono effettivamente ridotti, ma che finora non erano mai giunte lamentele formali all’amministrazione comunale. L’ufficio, aggiunge, è molto frequentato e caratterizzato da un continuo via vai di utenti e mezzi postali.
POSTE RISPONDE ALLE CRITICITÀ NEGLI UFFICI MONTANI
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