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FONZASO La frazione di Arten, nel giorno di Natale, si è svegliata nel dolore per l’improvvisa perdita di Guido Corso, detto “Nino”; una di quelle persone che non hanno mai cercato i riflettori, ma che hanno lasciato un segno profondo e duraturo nella vita della comunità. Nato nel 1940, aveva compiuto 85 anni lo scorso primo dicembre e da poco aveva conosciuto anche la gioia di diventare bisnonno. Falegname per tutta la vita, Nino non ha mai vissuto il lavoro come semplice mestiere, ma come una passione fatta di mani sapienti, idee concrete e anche una sincera disponibilità. La sua manualità era sempre offerta infatti con generosità, senza clamore alla comunità tanto da farne una presenza stimata e affidabile ad Arten. Anche negli ultimi anni non aveva mai smesso di mettersi in gioco. Lo scorso agosto, all’interno del gruppo festeggiamenti della contrada, era il volontario più anziano. Insieme ai compagni aveva realizzato in legno il palco per la celebrazione mariana, tra le più sentite del Feltrino, e si era occupato della ristrutturazione del baldacchino utilizzato per il trasporto della Madonna. Nelle ricorrenze sacre e nelle tradizioni del paese, Nino era da tempo colonna silenziosa: sua la costruzione dei grandi archi che, anno dopo anno, hanno dato forma e anima alle vie di Arten. «Questo sarà il mio ultimo decennale», aveva detto quest’anno con un sorriso, quasi a scherzare sul tempo che passa. Nessuno gli aveva creduto davvero, tanto era forte l’energia che lo spingeva a essere sempre presente e felice di contribuire. Eppure, in qualche modo, aveva intuito qualcosa. Un improvviso malore la scorsa settimana, la corsa in ambulanza a Feltre, il trasferimento a Treviso e poi la notizia arrivata nel giorno di Natale, colpendo l’intera comunità nel momento più raccolto dell’anno.
Ma anche in queste feste Nino ha voluto esserci, ancora una volta. Insieme ai compagni di contrada aveva messo a disposizione la sua creatività per realizzare una grande stella cometa di quattro metri, oggi collocata all’ingresso della chiesa di Arten, sopra il presepe. Un ultimo, silenzioso e simbolico dono alla sua gente, alla sua piazza, al suo paese. Guido “Nino” Corso lascia la moglie Angelina, i figli Massimo con Lorella ed Ezio con Elisa, i nipoti Enrico con Elisa e il piccolo Roberto, Eleonora, Elena, Raffaele e Marianna. Le esequie si terranno martedì 30 dicembre alle 14.30 nella chiesa di Arten.
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