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FELTRE Un anno fa è stato inaugurato il Terminal Urbano dell’aeroporto “Gino Allegri” a Padova, progetto promosso dalla società di gestione Heron Air, spazio che integra lo scalo nel tessuto culturale e sociale della città, rendendolo un punto di riferimento per eventi, mostre, festival, mercatini e conferenze Il 16 novembre scorso si è svolta la presentazione congiunta dei libri “I riflessi della montagna parlano di me” di Katia Voltolina e “La Pèca del Diavolo” di Wild Tors, due opere intrecciate da emozione, natura e introspezione personale. All’incontro condotto e patrocinato dal Centro Internazionale del Libro Parlato (C.I.L.P.), hanno partecipato numerosi ospiti provenienti dal mondo dell’arte e della cultura. In questa occasione è stato ricordato il legame fra l’aviatore e militare Girolamo Allegri e Feltre; nel portale del Comune vi è infatti un settore dedicato ai monumenti della Grande Guerra, nato da una idea di Giovanni Trimeri, Un esempio è dato dalla lapide che si trova allo Zugni Tauro, che ricorda «la beffa di Feltre». Come si legge nel portale, la lapide è dedicata a Gino Allegri (Fra Ginepro, Venezia 1893 – S. Pelagio 1918) autore di un intrepido sorvolo a scopo ricognitivo, del campo di aviazione austriaco di Feltre. Un’aquila in picchiata che sormonta gli stemmi della città di Feltre e di casa Savoia sovrasta la scritta: «Nel VII giugno 1918 / Gino Allegri / da Venezia / il leggendario Fra Ginepro /disceso dalle vie del cielo / su invitte italiche ali / seminava fra gli invisori / ammirazione terrore e morte / a ricordo della beffa di Feltre / ravvivatrice di fede / il Comune //”. “La beffa di Feltre” avvenne il 7 luglio 1918: il pilota Gino Allegri, compagno di Gabriele D’Annunzio, sorvolò il campo. “A pochi metri da terra l’apparecchio si rizzò e sfiorando i tetti delle case eseguì due voli fulminei sul campo d’aviazione, mitragliando e lanciando bombe”. Ad Allegri venne conferita la medaglia d’oro al Valor militare.
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