**
un pensiero di vicinanza, giustizia per i responsabili della tragedia.
Giovanni Pietro Crosato, ex appartenente all’Arma, esprime profondo dolore per la morte del Luogotenente C.S. Marco Piffari, suo ex collega e amico, deceduto nell’esplosione di una casa nel veronese. Ricorda la loro amicizia e il valore umano e professionale di Piffari, definendolo un vero collega, “uno di quelli a cui affidi la vita”.
Voi non potete immaginare neanche lontanamente quanto mi fa stare male il solo vedere sulla stampa la fotografia di quello che prima di essere stato un collega era anche un grande amico e leggere che sia morto in servizio. Parlo del Luogotenente C.S. Marco Piffari, morto nello scoppio di una casa nel veronese. Si trattava di una persona con cui avevo vissuto per anni spalla a spalla. Il collega, si badi bene, non è solo quello che fa il tuo stesso lavoro, ma anche quello a cui affidi la tua vita, come lui ti affida la sua. Un giù tu giù noi, per dirla con una frase resa famosa da un film del 1991. E Piffari era un vero collega, uno di quelli che, da istruttore di tiro, ci metteva tutto il suo essere per insegnarti quello che lui sapeva. Ma per me non era, ovviamente, solo il Luogotenente C.S. Marco Piffari, ma era l’amico che dormiva nella cameretta accanto alla mia e al quale potevo sempre rivolgermi. E questa mattina all’apprendere quanto gli è successo mi è caduto il mondo addosso e mi sono sentito come se mi fosse morto un familiare. Non voglio certamente entrare, in quanto non ne avrei gli elementi per farlo e – credetemi – manco la voglia, sulla vertenza alla base dello sfratto, ma solo rimarcare che la vita umana è sacra. Quei carabinieri li conoscevo tutti e tre e che ne apprezzavo il valore e competenza e mi auguro di cuore che i responsabili della loro morte siano puniti col massimo della pena. Purtroppo, nella mia carriera non è la prima volta che debbo subire questo genere di lutti. Ma non ci si può abitua a queste perdite. Conosco bene quello strazio di questi momenti di disperazione e so bene che non ci sono parole che possano alleviare il dolore che proviamo dentro di noi al venire a mancare di un collega. Un pensiero di vicinanza va, naturalmente, anche espresso a quei numerosi carabinieri, molti dei quali conoscevo bene, ed agenti rimasti feriti nell’esplosione, ai quali è il minimo augurare una pronta guarigione
Giovanni Pietro Crosato