FALCADE Il gruppo alpini Cime d’Auta di Caviola ha avuto l’onore di inaugurare, domenica 5 agosto, il nuovo capitello, dedicato alla Madonna della neve. La “triol”, come affettuosamente è chiamata dagli Agordini, è stata eretta in località Cajada, nel Comune di Falcade, posta su un crocevia tra Canale d’Agordo, Vallada Agordina e Falcade, luogo di sosta per i viandanti e di unione per le genti della Valle del Biois La cerimonia è avvenuta in concomitanza con la festa del gruppo ANA alla presenza del Sindaco di Falcade, Michele Costa, del Sindaco di Nova Ponente, Markus Dejori, amico degli alpini di Caviola e del consigliere sezionale Costante Ganz, oltre ai numerosi alpini e alle molte persone che hanno voluto rendere omaggio alla Madonna della neve e al lavoro dei volontari. Si è dato inizio all’inaugurazione del capitello con l’alzabandiera degli alpini per poi ricevere la benedizione del vescovo emerito Giuseppe Andrich e del parroco di Caviola Don Bruno De Lazzer. Durante la messa il vescovo Andrich ha avuto parole di elogio e ringraziamento alle tante persone che hanno permesso la realizzazione dell’opera. Un’unione di forze e di professionalità, tipica delle genti di montagna, che si sono messe assieme per regalare alla comunità un’opera davvero pregevole. La storia della triol arriva dal lontano Brasile dove, a fianco della miniatura della Chiesa di San Simon che è stata eretta a Jaraguà do Sul, nel 2012 gli alpini della Valle del Biois hanno costruito un capitello gemello su progetto dell’Ingegner Luca Luchetta e impreziosito dalle opere degli artisti Franco Murer e Anna Marmolada.
Proprio Luca Luchetta e Franco Murer hanno caratterizzato anche la triol di Cajada con i loro talenti. A loro si sono aggiunti i preziosi supporti del Sindaco di Falcade Michele Costa, dell’artista Giorgio De Biasio e della figlia Francesca, del fabbro Ugo Da Rif, del falegname Gian Paolo De Biasio, delle opere edili di Francesco Luchetta, del capo cantiere Giorgio Busin, dello scalpellino Silvio Valt e di tutti gli alpini che hanno collaborato: Luciano Pellegrinon, Angelo Costa, Celeste Scardanzan, Silvio De Prà, il capogruppo Sandrino Ganz, Bruno Costa, Riccardo Tomaselli, Alessandro Tancon e Ivo Tancon. Per Celeste Scardanzan, alpino che ha contributo alla realizzazione del capitello in Brasile e che ha tanto desiderato la realizzazione del gemello di Falcade è una grande emozione aver partecipato a queste opere che resteranno per molti anni sul crocevia a salutare il passaggio di tutte le persone che li scorgeranno, sia di qua che di là dell’oceano, con un pensiero alla Madonna della neve, agli alpini e alle genti di montagna che sono dovute emigrare e a quelle che con altrettanto coraggio sono rimaste. Una triol che unisce e suscita emozioni grazie alle splendide opere dell’artista Franco Murer che su ogni lato ha saputo rappresentare la Madre con tutta la dolcezza verso il figlio e verso chi ad essa si rivolge. Le altre pitture ritraggono gli alpini, sempre pronti a promuovere il bene e in un’altra scena le genti di montagna e la Madonna con il figlio, avvolti da soffice neve, con un sorriso che induce a fermarsi e a rivolgerle un pensiero. Molto bene ha saputo cogliere gli aspetti artistici dell’opera la scrittrice Elsa Marchiori, che per l’occasione ha pubblicato un libriccino dedicato al capitello, i cui ricavati andranno in beneficenza. A impreziosire la bellissima opera una composizione floreale della signora Lilliana Jalif, originaria di Ponte nelle Alpi e ora residente in Canada, che ha seguito passo passo la realizzazione dell’opera e le cui iniziali sono incise nella triol.