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REDAZIONE La scoperta del pesce volante triassico Thoracopterus wushaensis nelle Dolomiti conferma l’eccezionale importanza del Lagerstätte del Pelsa/Vazzoler, oggi tra i più rilevanti siti paleontologici alpini. Descritta inizialmente nel 2012 in Cina meridionale, questa specie, la più antica tra i pesci volanti conosciuti, è stata ora documentata anche nelle Dolomiti grazie al ritrovamento di un esemplare unico, recentemente pubblicato sulla rivista Diversity. Gli scavi, avviati quasi dieci anni fa da Andrea Tintori, sono stati possibili grazie al contributo di numerosi volontari e al sostegno di enti e della Fondazione UNESCO Dolomiti. Lo studio anatomico dimostra che Thoracopterus era realmente in grado di librarsi sull’acqua, grazie a pinne sviluppate e a una coda adattata alla spinta. Le analogie con i pesci volanti attuali suggeriscono che il volo potesse favorire lunghi spostamenti con minore dispendio energetico. Questa scoperta rafforza il valore scientifico del sito, destinato a riservare nuove sorprese.
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