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Si inaugura domani pomeriggio alle 17.30 “Celso Valmassoi – Espressioni liriche”, la mostra dedicata all’artista cadorino che sarà ospitata nelle sale della Galleria d’Arte Moderna “Carlo Rizzarda” di via Paradiso. L’esposizione, realizzata in collaborazione con la Magnifica Comunità di Cadore, sarà aperta per un mese (sino al 26 agosto) ed ospiterà quasi 80 opere, suddivise tra dipinti (olii su tela, tavola e acquerelli) e xilografie. Valmassoi, allievo di Virgilio Doglioni, fu infatti anche importante xilografo, attivo membro del Gruppo Xilografi Bellunesi, cui parteciparono Attilio Corsetti di Feltre, Mario De Donà di Lorenzago e Delfino Gamba di Forno di Zoldo. Il legame di Celso Valmassoi con il feltrino si rinsalda in particolare tra gli anni ’50 e ’60 quando, assieme a personalità del calibro di Bruno Milano e Tancredi Prmeggiani, Feltre vive un momento di particolare vivacità artistica. E’ di questo periodo l’esposizione delle opere di Valmassoi alla piccola galleria d’arte “Al Sole”, di cui si trova traccia anche nei quotidiani dell’epoca.
Il connubio tra Feltre e Celso Valmassoi corre altresì sul filo, o meglio, sulla penna di Liana Bortolon, che ebbe modo di recensire più volte l’artista cadorino; un’opera del pittore fa inoltre parte della donazione che la stessa giornalista e critica d’arte feltrina fece alla Galleria Rizzarda nel 2007. L’inaugurazione della mostra sarà dunque occasione anche per festeggiare il decennale da questo importante momento.
“E’ una mostra di rilievo, che contribuisce a dare continuità alla proposta culturale ed artistica della città e mette in luce il legame significativo tra Feltre e Celso Valmassoi, in un periodo particolarmente vivace della vita artistica cittadina”, il commento dell’assessore alla cultura del Comune di Feltre Alessandro del Bianco.
La conservatrice dei musei cittadini Tiziana Casagrande sottolinea il rilievo della figura di Celso Valmassoi: “Valmassoi, artista di spessore anche ben al di fuori della sua terra d’origine, mostra nelle sue opere un percorso molto interessante che parte dal vissuto della sua realtà, ma evidenzia poi tutte le influenze avanguardiste della metà del secolo scorso, a testimonianza di una temperie culturale che produsse a Feltre in quel periodo una delle sue stagioni artistiche e intellettuali più floride