***Don De Vido ne ha sottolineato l’impegno in famiglia e sul lavoro Una folla commossa a Canale al funerale di Rachele Costa
l’addio
Gianni Santomaso
Una figlia, una sorella, una mamma, una nonna, una compagna, un’amica, un’imprenditrice entusiasta della vita. Riconoscendosi nelle parole pronunciate dal parroco don Vito De Vido e dalla figlia Samantha, la comunità di Canale d’Agordo e dell’intera Valle del Biois ha dato ieri pomeriggio l’ultimo saluto a Rachele Costa in una chiesa arcipretale gremita di gente. Appena 65 anni, Costa, titolare del rifugio chalet Le Buse sulle piste tra Falcade e il Col Margherita, è morta giovedì mattina in seguito a un arresto cardiaco mentre stava preparando le colazioni per i clienti. Una notizia, quella del suo decesso, che ha lasciato le comunità della Valle del Biois e anche molti turisti soliti passare per il rifugio attoniti. Rachele Costa, della famiglia dei “Bolp” che gestisce la pizzeria-birreria a Canale d’Agordo, era molto conosciuta e apprezzata per il suo lavoro e per il suo modo di relazionarsi. Aveva iniziato proprio in pizzeria, poi era passata alla gestione del rifugio a Le Buse acquistato dal padre Giancarlo. Sono stati in tanti, ieri (fra cui tutti i suoi dipendenti che hanno portato una rosa bianca) a tributarle l’omaggio della presenza e ad esprimerle la gratitudine per quanto fatto in tanti anni di lavoro. C’erano anche sindaci e rappresentanti di associazioni a cui Rachele era stata ed era vicina.Nel corso della celebrazione religiosa don De Vido ha sottolineato come Rachele mancherà molto nei tanti ruoli che nella vita aveva ricoperto: quello di figlia, sorella, mamma, nonna di sei nipoti, compagna di vita, di amica e di imprenditrice. Don Vito nell’omelia ha ricordato sia i re magi che i discepoli di Emmaus, tutte figure in cammino, con mete diverse: la speranza per i primi, il dolore per i secondi. «Il Signore ci ha tolto Rachele», ha detto il parroco, «e anche noi qui oggi siamo in cammino attorno a lei e a chi le ha voluto bene e dobbiamo fermarci e vedere che davanti non abbiamo più lei, ma quello che è stata per ciascuno di noi. Dobbiamo lasciare che Rachele vada verso il cielo e noi camminare qui sulla terra nel suo ricordo». È stata poi la figlia, Samantha, al termine del funerale, prima che la bara si avviasse verso la cremazione, a pronunciare poche parole che hanno commosso. Ha detto innanzitutto che Rachele era la sua mamma e l’ha ringraziata per questo e per l’allegria e la gioia di vivere che aveva. Caratteristiche confermate dal fatto che tutti la ricordano col sorriso, l’elemento con cui Rachele aveva affrontato la vita e le difficoltà che aveva trovato lungo il cammino. «Grazie a Eddi, il compagno di una vita», ha poi detto Samantha, «grazie a coloro che giovedì mattina hanno provato fino all’ultimo a rianimarla e grazie a tutti i presenti».
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