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di ILIANA COMINA
Fatico a togliermi la tua immagine dalla mente, vorrei che fosse meno vivida perchè mi fa male sapere che non la potrò avere indietro, quegli occhi sorridenti grandi e incredibilmente blu e quel biondo raccolto che ondeggia tra una porta e l’altra dell’ambulatorio, sempre indaffarata ma pronta a lasciare un sorriso, un cenno del capo una rassicurazione. Io ti ricordo così; capace, risoluta, brava. Hai restituito a me e a tantissimi altri l’amore aggiustato. Con il tuo lavoro aggiustavi le nostre pene per gli animali che ti portavamo, spiegavi, rassicuravi, e risolvevi. Sembrava cosi facile per te. Anche quando le cose diventavano brutte tu c’eri, ci accompagnavi, sapevi consolare e guidarci fin dove si poteva. E poi eri simpatica, sbuffavi se non trovavi una cosa, alzavi gli occhi al cielo in un modo buffo e guardavi dentro quel frigo con le mani sui fianchi. Ti ricordi della Coulisse? Doppio intervento e io che ti chiamo in preda all’ansia e tu eri in vacanza…rispondevi da sotto l’ombrellone, dalla macchina, in cucina, da ovunque. Tu c’eri, eri un’ancora per noi e mi chiedo se noi abbiamo fatto abbastanza per te, se hai sentito quanto ti amavamo e stimavamo, forse te lo abbiamo detto poco, lo sapevi di certo ma te lo abbiamo detto poco. Abbiamo perso tantissimo, un’anima grande e divertente, una mamma per tantissimi cuori di tutte le dimensioni e abbiamo perso tanta capacità, competenza, intuizione, sacrificio e forza. Mi chiedo quanti di noi nei prossimi giorni riascolteranno i tuoi messaggi vocali per avere ancora un frammento di te, io vorrei ma per ora non ho proprio il coraggio. Ci mancherai per sempre. E troppo. Onore a te Eleonora.