TAIBON E’ previsto per oggi l’incontro tra la maggioranza del Comune di Taibon per discutere del malumore del paese per la scelta politico-amministrativa di costruire un’arena al laghetto delle Peschiere, difesa dal vicesindaco Loris De Col secondo il quale non si tratta di cementificazione e per lo stesso 150 metri quadrati di pedana in cemento e più di 500 di base che non e’ materiale naturale non è per nulla impattante. A questo proposito la gente di Taibon pare non la pensi come l’amministratore, Loris De Col non ha esitato a puntare il dito contro l’amministrazione precedente dell’ex sindaco Loretta Ben responsabile di una scelta che l’attuale maggioranza ha ereditato ma anche condiviso. Il sindaco, Silvia Tormen ha preferito non esprimersi, piuttosto alcuni giorni fa ha preannunciato che parlerà solo dopo il confronto con il gruppo di maggioranza responsabile della decisione e anche della spesa che non è di poco conto ma si sa la borsa dei fondi di confine di denaro fresco ne contiene parecchio. L’unica voce critica dal Municipio e già dallo scorso anno (settembre 2017) si è alzata dagli scranni della minoranza grazie al consigliere Franco Benvegnù eletto con l’ex sindaco Bruno Bulf, il quale ha criticato l’operato della Giunta mettendo in guardia il paese che a distanza di tempo ne ha fatto l’argomento del giorno, in ogni angolo del paese l’arena alle peschiere è sulla bocca di tutti e di commenti a favore (eccetto quelli degli attuali amministratori) non se ne sentono. Che non sia il caso di ammettere che la scelta oltre a non essere condivisa ad un anno delle elezioni è fortemente impopolare? Taibon non ha ancora dimenticato nè digerito cosa successe nel corso dell’amminsitrazione Bruno Bulf con la sostituzione della bella fontana in pietra che aveva trovato quasi una naturale collocazione nella piazzetta di San Cipriano. La costruzione artistica che ha più di 10 anni è sempre stata contestata da chi vive la frazione, ma anche in questo caso gli amministratori che si sono succeduti hanno sempre fatto spallucce quando invece avrebbero probabilmente dovuto ascoltare la voce di chi li ha eletti. Con i soldi dei fondi di confine che sono sempre tanti, i prossimi obiettivi dell’attuale amministrazione è di portare la fibra ottica a Col di Pra (attualmente manca anche in centro al paese) nonché recuperare l’ex molino- segheria in centro trasformandola in un’altra sala riunioni di modeste dimensioni (oltre all’esistente sala San Rocco dell’ex Municipio) e creare locali per attività commerciali nonostante in paese i cartelli affittasi o chiusura non siano assenti. Da mesi le attività chiudono ed altre due sono a potenziale rischio chiusura perché Taibon rischia di diventare la periferia di Agordo dove comunque anche li i problemi con gli ambienti sfitti non mancano. Forse prima di mettere mano al denaro dei fondi di confine meglio farebbero gli amministratori a spiegare per bene le loro idee progettuali e cercare eventuali condivisioni tra la gente che non ha nemmeno dimenticato la triste fine dei libri della Biblioteca tanto cara a Mario Diluviani, finita su un camion diretto all’ecocentro peraltro con la motivazione che “Tanto un’altra Biblioteca esiste ad Agordo” e anche questo fa pensare a Taibon sempre più periferia del capoluogo.